Resta in ospedale la trentenne palermitana che dopo aver partorito la sua bambina l’ha abbandonata in un cassonetto dei rifiuti. Intanto la madre confessa ai pm importanti dichiarazioni per l'indagine
Resta in ospedale Valentina Pilato «Ero con mia figlia al cassonetto»
Resta in ospedale la trentenne palermitana che dopo aver partorito la sua bambina l’ha abbandonata in un cassonetto dei rifiuti. La piccola, trovata da un clochard, è morta dopo il ricovero in ospedale. Il legale della donna, che per i medici potrebbe essere dimessa visto che le sue condizioni sono buone, sta cercando una struttura che possa ospitarla.
La decisione di non farla rientrare a casa della madre sarebbe legata a motivi investigativi. «Si, ero con mia figlia, mi aveva chiesto di aiutarla a liberarsi di alcune cose vecchie», ha confermato l’anziana donna agli inquirenti. «Non immaginavo che dentro quel borsone potesse esserci una neonata». Una versione che ha suscitato non pochi dubbi nei pm Maurizio Bonaccorso e Gaetano Guardì, titolari dell’indagine sulla morte e l’abbandono della neonata.”
Continuano le indagini per accertate se qualche familiare l’abbia aiutata a partorire. La giovane, madre di altri tre figli, è indagata per infanticidio.
Ieri si sono svolti i funerali della bambina in un clima di grande tensione.Il clima si sarebbe fatto pesante dopo che, nonostante gli inviti dei parenti agli operatori a interrompere foto e riprese, abbondantemente consentite fino a quel momento, i fotografi hanno continuato il loro lavoro. Solo allora i familiari avrebbero reagito.
Oggi stesso Valentina sarà trasferita in un luogo nel quale possa essere seguita nel suo percorso diagnostico protettivo: la donna infatti al momento risulta psicologicamente provata. Ora per lei le alternative sono o un reparto cosiddetto «Spdc» (Servizio psichiatrico diagnosi e cura) oppure una comunità terapeutica assistita.