Resoconto di una sconfitta

I giochi sono conclusi. Alla fine di tanta propaganda elettorale, di tante promesse e di tanti “sperati” cambiamenti, la Sicilia e i siciliani in genere hanno scelto di affidare la stragrande maggioranza delle città e la provincia di Ragusa alla “Casa delle Libertà”, dimostratasi più unita e omogenea (eccezion fatta per le amministrative di Pozzallo) dell “Unione” che, già da tempo in ambito nazionale, e ora anche in ambito locale sembra più un “Divorzio” che una “Unione”.

 

I numeri sono sotto gli occhi di tutti: alle amministrative di Palermo il 53,5% degli elettori ha preferito l’uscente Diego Cammarata e solo il 45,2% ha dato fiducia al “riprovante” Leoluca Orlando.

Per la presidenza del consiglio provinciale di Ragusa la vittoria di Antoci su Barone (65,40% contro il 25,70%) sembrava un qualcosa di scontato: difatti già dalle prime proiezioni il candidato appoggiato in toto dalla Cdl risulatava favorito sul candidato appoggiato da Democratici di Sinistra, Margherita (le componenti del futuro Partito Democratico) e la lista locale L’Altra Provincia.

Ancora, riconfermata la Cdl anche a Modica. Infatti il sindaco uscente della città della Contea Piero Torchi Lucifora si è attestato sul 64,10%, quasi doppiando (per numero di voti raccolti) il candidato presentato dal centrosinistra Antonello Buscema, il quale si è attestato al 32,30 %, mentre il rimanente 4% dei consensi è andato agli altri due candidati, Carmelo Carpentieri (2,05%) che si presentava con la lista civica “Movimento Insieme Per Crescere” e Liliana Guarino (2,28 %) che invece si presentava con un’altra lista civica, “Ora per Modica”.

Anche in altri comuni del ragusano sono stati riconfermati i sindaci uscenti (tutti esponenti della CdL): a Chiaramonte Gulfi, l’uscente Nicastro ha avuto la meglio sul suo avversario (ieri ex-amico ed ex alleato sino al 2004) Gurrieri (60% contro il 40% del candidato del centrosinistra); stesso andazzo a Santa Croce Camerina (Schembari riconfermato col 63% dei consensi) e Giarratana (Lia batte Denaro  col 51% dei consensi contro il 49% dell’avversario).

Incertezza e sicuro ballottaggio in altri due comuni del Ragusano; a Pozzallo Giuseppe Sulsenti (sostenuto da Movimento per l’Autonomia e altre liste civiche) sfiderà per la poltrona di primo cittadino di palazzo la Pira l’altro candidato del centrodestra Luigi Ammatuna.

Dopo questa cocente sconfitta l’Unione, sia a livello nazionale che a livello locale, e il centrosinistra in genere dovranno cercare di individuare le cause di tale débacle.

Viene dunque da chiedersi: è stata forse la disunione dell’Unione a livello nazionale la causa di tale risultato a livello locale? O è forse stata la nascita di un futuro Partito Democratico (che racchiude in sé Margherita e Ds), che va a cozzare con gli interessi della sinistra radicale e che ha fatto perdere all’elettore la fiducia in una sinistra che non può più definirsi tale? Ancora, le scelte fatte dal governo in materia di “DICO”, guerra in Afghanistan, “caso Welby” hanno potuto influire così tanto sul voto in Sicilia?

Qualunque sia la causa di una tale sconfitta, tutto il centrosinistra dovrà cercare di capire dove ha sbagliato, perché ha sbagliato e dovrà, soprattutto, cercare di non ricadere in tale errori per fare in modo di non subire più tali sconfitte.

Entro questo contesto una nota positiva arriva proprio dalla provincia di Ragusa dove i due sconfitti nelle principali tornate elettorali, vale a dire il Professore Uccio Barone per la Provincia di Ragusa e il Dottore Antonello Buscema per il Comune di Modica, dopo aver preso atto della sconfitta subita dal centrosinistra tutto, si sono complimentati coi loro avversari dicendo all’unisono “di stimare, ancor prima della figura del politico, l’uomo, il professionista e l’amico che è stato mio avversario politico in queste elezioni”: attestati di stima questi, i quali il rieletto Presidente della Provincia di Ragusa Antoci e il rieletto sindaco di Modica Torchi hanno ricambiato, lodando altresì l’impegno e la correttezza dei propri avversari in campagna elettorale.

Differente invece il clima in quel di Palermo, dove il candidato del centrosinistra Orlando, dopo l’esito delle amministrative, denuncia in una conferenza stampa che “brogli elettorali hanno condizionato l’esito del voto, voto che è stato nettamente a favore del mio avversario Cammarata”.

Il dubbio sempre resta, ma è anche vero che la Sicilia ha espresso voto pressoché univoco. E questo non sono io a dirlo. Sono i numeri che lo dimostrano.


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