La giunta Orlando ha approvato il budget 2017 della Reset e il piano industriale triennale. L’azienda è leggermente in utile (+166mila euro) e quest’anno affronterà l’aumento delle ore medie settimanali degli operai da 29 a 34. I ricavi ammontano a 39,8 milioni tra servizi per il Comune (33 milioni) e per le altre partecipate (2,85) e servizi per gli assessorati (4).
Le difficoltà però non mancano: i ricavi sono assorbiti quasi interamente dalle spese (39,1 milioni), peraltro concentrate quasi tutte sul personale (35,3 milioni). Quest’anno aumenteranno le uscite perché la spesa per gli interventi di manutenzione, che nel 2016 si è limitata ad appena 200mila euro, lieviterà fino a 4,7 milioni, tanto che gli addetti alla manutenzione non saranno più 40 ma 180, un incremento che «oltre a rappresentare difficoltà per il reperimento e la formazione del personale operativo, necessita di strutture tecniche capaci di gestire progetti e con specifiche professionalità». In soldoni: più compiti e doveri ma mezzi e personale non sempre adeguati ad assolverli. Un percorso «difficile ma obbligato».
L’altro rischio è il fatto che «la società non ha ancora la certezza che tutti gli eventi previsti (contratti da stipulare) siano effettivi, né è possibile definire con certezza la redditività degli stessi», che quindi è stata solo stimata. La concretizzazione di queste ipotesi «è essenziale per la sostenibilità economica di questa società».
La Reset ha una forza lavoro di 1.500 dipendenti con un tasso di assenteismo del 10 per cento e sarà impegnata in media venti giorni al mese, con un massimo di 23 a marzo, tranne agosto (11) e dicembre (14). Le spese operative sono pari a 3,8 milioni, gli investimenti a 1,6. L’azienda conta su una revisione del contratto di servizio (con un ritocco all’insù di 1,3 milioni) e inoltre Amap (450mila euro), Amat (400mila) e Rap (2 milioni) dovranno confermare il loro impegno complessivo di quasi 3 milioni (e gli uffici di 4). Tra gli incarichi la manutenzione del verde, la pulizia di tram e sovrappassi e delle strisce pedonali per renderle più visibili, il diserbo, la manutenzione edile e del verde delle scuole e dei beni confiscati, la manutenzione di monumenti e della Fiera del Mediterraneo.
Dall’esecutivo cittadino via libera anche ai fondi, prelevati dal Patto per Palermo, per finanziare rassegne, manifestazioni ed eventi. La delibera è stata elaborata dall’assessore alla Cultura Andrea Cusumano. Ci sono 20mila per Cinema e Mediterraneo, 40mila per Il Cinema ritrovato a Palermo – 2017, 35mila per Curva Minore e Sicilian Improviser Orchestra, 30mila per l’ormai tradizionale manifestazione delle Vie dei tesori, 20mila all’associazione Push per l’Urban Thinker Campus, 180mila per Bam, la Biennale Arcipelago Mediterraneo. In elenco anche 20mila per il Festival Soleluna – Un ponte tra le culture, 40mila per le celebrazioni per i 400 anni del Conservatorio Bellini, 80mila per il Festival delle letterature migranti, 35mila per il Sicilia Queer, 40mila per il Festival di Morgana, 90mila per l’Accademia sui linguaggi del corpo e l’opera dei pupi – Arte del gesto nel Mediterraneo, 20mila per il Festival musica filosofia-Anissimandro, 10mila per Corpo proprio – Teatro Patafisico.
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