Anche l'ars ha festeggiato i 90 anni dello storico dirigente del pci. Che ha parlato di autonomia e regionalismo
Regioni, Macaluso: “Bisogna contrastare la tendenza all’accentramento dei poteri”
ANCHE L’ARS HA FESTEGGIATO I 90 ANNI DELLO STORICO DIRIGENTE DEL PCI. CHE HA PARLATO DI AUTONOMIA E REGIONALISMO
Un dibattitto all’Assemblea regionale siciliana, la lettura di brani dei suoi libri, una torta e un brindisi. Cosi’ Palermo ha festeggiato i 90 anni di Emanuele Macaluso, storico dirigente siciliano del Pci. Le tappe di un lungo impegno civile, culturale e politico sono state ripercorse attraverso le testimonianze di Francesco Forgione, Salvo Ando’, Luigi Colajanni, Ninni Giuffrida e Gianni Parisi.
Macaluso, come sempre, da buon giornalista, oltre che politico, sta, sul pezzo. Come riporta l’Ansa, infatti, non ha mancato di commentare la tendenza che ammorba l’Europa, Italia, inclusa. Ovvero la tendenza dei Governi ad accentrare i poteri, a scapito delle regioni.
Tendenza perfettamente visibile anche nel provvedimento varato ieri dal Governo Renzi, che oltre a ridisegnare il Senato, toglie alle regioni compettenze su settori strategici come l’Energia e l’Ambiente.
Da buon siciliano, Macaluso, non poteva non inziare, in particolare dell’Autonomia siciliana, di cui è stato un grande protagonista, soprattutto nel fase del ‘milazzismo’:
“Il senso di quell’esperienza – dice Macaluso,- era quello di fare crescere in Sicilia una borghesia produttiva con un nuovo modello di sviluppo. La sconfitta del milazzismo porto’ al decadimento dell’Autonomia e alla riscossa del blocco di poteri di quel tempo. Gli effetti di quel declino si rintracciano ancora oggi nel giudizio diffuso che considera le regioni una sorta di zavorra”.
Colpa di una “elefantiasi burocratica che ha messo in ombra i valori dell’autonomismo”- si legge sull’Ansa- Quello siciliano ne paga il costo piu’ alto ma non bisogna dimenticare, avverte Macaluso, che nella prima fase “e’ servito a liquidare il feudalesimo con la riforma agraria e a promuovere l’industrializzazione della Sicilia.
Da queste ragioni, conclude, bisogna ripartire per contrastare ora la tendenza all’accentramento dei poteri politici”.
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