E venne il giorno. Stasera a roma, come annunciato da squilli di trombe e rulli di tamburo, dovrebbe andare in scena il vertice di maggioranza delle forze politiche che sostengono il governo crocetta, nel corso del quale si dovrebbe trovare la quadra intorno a temi quali la riforma delle province, il rimpasto e le tensioni legate ai malumori espliciti del pd seguiti al riavvicinamento al centrodestra dell'udc.
Regione, a Roma un vertice di maggioranza senza vertici…
E venne il giorno. Stasera a Roma, come annunciato da squilli di trombe e rulli di tamburo, dovrebbe andare in scena il vertice di maggioranza delle forze politiche che sostengono il Governo Crocetta, nel corso del quale si dovrebbe trovare la quadra intorno a temi quali la riforma delle province, il rimpasto e le tensioni legate ai malumori espliciti del Pd seguiti al riavvicinamento al centrodestra dell’Udc.
Tutto fumo e niente arrosto, in realtà. Quello di stasera, infatti, sarà un vertice senza vertici: non ci sarà il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che ha fatto sapere di essere bloccato dall’influenza. Non ci sarà il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, il quale ha ricordato che il suo partito è ufficialmente fuori dalla maggioranza.
Ci saranno i due politici che a Roma già si trovano: il Ministro per la Semplificazione amministrativa, Gianpiero D’Alia, e il leader dei renziani siciliani, nonché parlamentare nazionale, Davide Faraone. E, poi, a quanto si apprende, alcuni personaggi minori che sperano in una poltrona di governo, come gli esponenti di Articolo 4 e Drs.
Non a caso, già circola la data di quello che dovrebbe essere il vero vertice di maggioranza che dovrebbe andare in scena il 18 Febbraio, dopo le elezioni del nuovo segretario regionale del Pd.
Da aggiungere che anche sulla riforma delle Province ci sarà poco da discutere: “Sono certo che questa settimana all’Ars ci sarà la proroga dei commissari e poi si celebreranno le elezioni, magari in concomitanza con quelle Europee, altro che riforma” ha detto ieri Giorgio Ciaccio, deputato del M5S e vice presidente della Commissione Bilancio: “Noi siamo per l’abrogazione delle province senza se e senza ma ma il testo così come è è una porcata, hanno fatto un accordo in Commissione Affari istituzionali. Non vogliono affatto eliminare le province ma solo modificarle. Una proposta oscena, insomma”.