Regionali, Renato Schifani replica a Giuseppe Provenzano «Con me ritorno al passato? Non ho mai guidato la Sicilia»

«I miei avversari saranno la lotta al malaffare e alle infiltrazioni, le liste di attesa lunghissime, i viaggi della speranza e i problemi della burocrazia. Ce la metterò tutta». Renato Schifani, il candidato presidente del centrodestra in vista delle prossime Regionali del 25 settembre, si smarca dai confronti con gli avversari a palazzo d’Orleans e prova a ragionare già da governatore. L’ex presidente del Senato ha parlato oggi da Catania. «Registro grande entusiasmo, dai giovani e dalla cittadinanza siciliana – ha continuato Schifani -. I siciliani hanno di me un buon ricordo di quello che è stato il mio percorso politico. Il mio impegno è portare il centrodestra unito alla vittoria e poi occuparmi di questa terra». Un impegno che Schifani assicura che, nel caso di una vittoria, sarà condiviso dall’intera giunta: «Sarà composta da perosne che sapranno coniugare competenza tecnica ed esperienza politica, ma nello stesso tempo devono dare meglio di se stessi. Non sono disposto a mediazioni al ribasso», ha commentato Schifani, rimandando ai rapporti con i partiti che fanno parte della coalizione.

Schifani, nelle prossime settimane, andrà in giro per incontrare i militari nel territorio. Il punto di partenza, all’indomani di un insediamento a palazzo d’Orleans, non sarebbe dei peggiori. «Con il presidente Musumeci ci siamo sentiti in questi giorni ma anche in questi anni – ha spiegato Schifani -. Trovo una Sicilia che non è andata indietro, ma che ha affrontato con grande coraggio la pandemia, che ha ottenuto il principio dell’insularità nella Costituzoine. Ci sarà di lavorare per farla partire ancora di più». Parole anche sul futuro delle ex Province: «Sono per una loro reintroduzione, ma a costo zero». Replica a distanza anche nei confronti di Peppe Provenzano, l’ex ministro dem che oggi ha parlato di eventuale ritorno al passato nel caso di una vittoria di Schifani. «Non ho mai avuto l’onore di amministrare la Sicilia», ha concluso il diretto interessato.


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