La sua battuta, se così si può definire, questa volta, ha suscitato un vivace dibattito. Parliamo di Pif, neo regista palermitano (autore de La mafia uccide solo d’estate), ospite gradito della Leopolda (i meeting organizzati dal Premier Matteo Renzi) che ieri, nel corso della sua trasmissione radiofonica, I Provinciali su Radio2, ha detto che «l’Autonomia siciliana andrebbe abolita». E ha rilanciato sulla sua pagina Facebook proponendo «un referendum per abolire lo statuto speciale, perché è solo un’occasione per rubare di più», scrive.
Il ragionamento che ha seguito, è, più o meno, il seguente: per andare in treno da Messina a Palermo, ci vogliono otto ore, quindi che ce ne facciamo dell’Autonomia? Un sillogismo che non tiene però in conto che le Ferrovie dello Stato – e questo è un fatto – non hanno mai investito in Sicilia e non certo per colpa dell’Autonomia.
Ma, a destare una certa sorpresa, non è tanto la dichiarazione estemporanea su un tema per il quale si sono spesi uomini del calibro di Giuseppe Alessi e Pio La Torre, quanto la reazione che ha suscitato.
Sulla sua pagina ufficiale di Facebook che conta 604mila fan, infatti, i commenti fioccano e non sono tutti positivi. Si tratta di circa 370 commenti, circa 9mila mi piace e quasi mille condivisioni. Ma il loro tenore rivela una passione civile di non poco conto e arrivano quasi tutti da siciliani.
Tralasciando quelli più coloriti (l’unico riportabile è quello che lo definisce un radical chic del Pd) o, addirittura offensivi, c’è un filo rosso che lega sia le opinioni di chi si dice d’accordo, sia quelle invece di chi dissente. Nel primo caso, a parte le tantissime attestazioni di stima e simpatia che non entrano nel merito della questione, il minimo comune denominatore sono gli sprechi attribuiti alla classe politica siciliana, al malgoverno che ha segnato questa terra. Fatti che vengono ascritti all’Autonomia. Nel secondo caso, trait d’union è la considerazione che malgoverno e ruberie ci sono stati in tutte le regioni e anche a livello centrale e che l’Autonomia non c’entra nulla, anche perché non è mai stata applicata nella sua interezza e nelle sue parti fondamentali (vedi territorializzazione delle imposte).
Due visioni che si confrontano e che si scontrano rivelando che il tema è abbastanza sentito. Vediamo alcuni di questi commenti. C’è chi Ne scegliamo 14, sette, più scarni, a favore della dichiarazione di Pif e sette, più elaborati, contrari, che riassumono il tenore di questa discussione.
Favorevoli:
Phabio: personalmente sono d’accordo. Altre regioni usano bene questa loro conformazione statutaria. La Sicilia, in maniera pessima. Costa un sacco e fa acqua ovunque. Trentino e Val d’Aosta se la cavano meglio, la Sardegna così così…
Valentina: Io propongo direttamente il commissariamento da parte della Svezia.
Giuseppe: Condivido in pieno.
l Dave Togliere lo statuto speciale a TUTTE le regioni!
Paolo: Spiace dirlo, ma è la pura verità.
Simone: Ci sto tutta la vita. Subito.
Liliana: Basta con le regioni a statuto speciale! Non siamo forse tutti italiani?
Contrari:
Vincenzo: Il problema non è l’autonomia (mai applicata), ma gli ascari che l’hanno svenduta in cambio di piatti di lenticchie!!!
Alice: i 7000 favorevoli: un terzo del carburante che usiamo in Italia è raffinato in Sicilia e per tutto lo schifo riversato impunemente in acqua e aria per decenni non è stato previsto un adeguato indennizzo, le bonifiche procedono a passo di lumaca e tutte le tasse sono state pagate alle regioni del nord, perché le compagnie petrolifere hanno sede legale al nord. Lo statuto poteva essere applicato per tenere parte di quei soldi in Sicilia, o sbaglio? Possiamo pure abolirlo, per la gente comune non cambierebbe niente.
Giosafat: Se lo statuto fosse stato applicato tutte le ricchezze dei petrolchimici e della fiat (tanto per cominciare) sarebbero rimasti in Sicilia invece di andare a Roma, Milano e Torino. Lo statuto è bellissimo. Ci identifica come popolo e ci da dignità. Va applicato non eliminato!
Max: Se è un’occasione per rubare di più allora aboliamo direttamente la repubblica italiana e abbiamo risolto. Ci sono motivi storici per cui esiste l’autonomia. Se non funziona è un altro discorso.
Francesco: Pif, io ti stimo, ma qui stai sbagliando di grosso. Lo statuto siciliano non e mai stato aplicato come meriterebbe. Le mazzette a onorevoli e presidenti di regione, per non fare cambiare niente sono al ordine del giorno. I partiti nazionali non dovrebbero esistere in Sicilia. Poi, per l’autonomia sono morte persone, che hanno donato la vita a questa causa, non si possono infangare cosi.
Lorenzo: Pif, tu non sembri essere un qualunquista. L’Autonomia è un’enorme opportunità costituzionale che da quasi 70 ci è stata negata! Ma dico! Dovremmo insorgere perché l’Autonimia Siciliana venga interamente applicata, non rinunciarvi! Rinunciandovi, avremo perduto! L’Autonomia è la nostra storia, e la nostra storia ha radici ben più profonde di 70 anni. E chi dimentica la propria storia è costretto a ricominciarla.
Carmelo: Mmmm….credete che nelle altre regioni non hanno rubato? Bisogna controllare e denunciare. Ribellarsi non distruggere. La nostra autonomia è costata tanto. Non si distrugge un edificio solo perché ci vivono predatori. No. Credo sia una provocazione
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