La promozione dalla C alla B dimostra che, in ottica Palermo, quella del Monza può essere una fonte di energia positiva. Ecco perché, anche sotto l’aspetto psicologico, la presenza in organico di alcuni giocatori che nella passata stagione hanno indossato la maglia del club lombardo è un punto di partenza incoraggiante. Il concetto vale per Marconi e Palazzi e anche per Nicola Rauti, attaccante classe 2000 autore di un gol (all’esordio nel match con il Novara) in 5 presenze con la compagine allenata da Brocchi con cui ha giocato in prestito nei primi mesi del 2020 prima dello stop per il lockdown. «A Monza ho vissuto un’esperienza incredibile – ha ammesso il neo-acquisto rosanero – ho giocato in una squadra ambiziosa e che aveva voglia di vincere, una caratteristica che sto notando anche qui a Palermo».
Rauti, che si è trasferito in Sicilia con la formula del prestito annuale dopo avere rinnovato il contratto con il Torino fino al 2023, al di là del minutaggio che riuscirà a totalizzare è in termini di mentalità lo stesso giocatore che con entusiasmo ha sposato a gennaio il progetto del Monza. Un giocatore con tanta fame e con un bagaglio carico di entusiasmo: «Sono giovane e ambizioso – ha sottolineato – ho voglia di lasciare il segno e sono convinto che farò bene. Perché ho scelto Palermo? Avevo la possibilità di giocare in serie B (era nel mirino del Pescara, ndr) ma appena ho sentito che mi voleva il Palermo, squadra che vedevo giocare quando ero piccolo, non ci ho pensato due volte. E’ una grande piazza e uno step importante della mia carriera». Le sue parole trasudano anche umiltà: «Devo migliorare praticamente in tutti gli aspetti, sono giovane e con tanta strada ancora da fare. Il mio motto è ‘testa bassa e pedalare’».
La conoscenza con il compagno di reparto Lucca potrebbe agevolare il suo processo di inserimento: «Ho giocato l’anno scorso con Lorenzo, un grande attaccante. Non mi ha dovuto convincere per venire qui. Mi ha raccontato la sua bella esperienza vissuta nei mesi scorsi con la piazza e anche il calore dei tifosi. Ciò che mi ha detto mi ha convinto ancora di più a prendere questa decisione». E a legarsi ad una squadra composta da diversi giovani: «Sono tutti ragazzi forti e con tanta voglia di fare bene. Mi alleno con il Palermo da una settimana e ho notato subito che questo è un gruppo molto coeso. Sono sicuro che ci sono tutti i presupposti per fare bene, appena la squadra troverà la migliore condizione potremo divertirci». E anche il neo arrivato, in panchina nel Torino lo scorso 19 settembre in occasione della gara persa dai granata a Firenze nella prima giornata del campionato di serie A, potrà dare il suo contributo: «Mi sento pronto soprattutto dal punto di vista mentale perché sapevo il tipo di esperienza che avrei dovuto affrontare. Ritengo che, una volta preparato sotto l’aspetto psicologico, poi non avrò problemi ad adattarmi sul piano fisico».
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