La polizia ha individuato e tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal tribunale per i minorenni di Palermo, B.E., 17enne del Capo. Il minorenne dovrà rispondere dei reati di rapina aggravata, lesioni personali e furto in appartamento: i primi due reati sono stati commessi contestualmente, il terzo, slegato invece dai precedenti, è avvenuto alcuni giorni prima.
La notte dello scorso 27 febbraio, alla Vucciria un malcapitato turista che percorreva i caratteristici scorci del centro storico ha subito un’aggressione da parte di un gruppo di giovanissimi malviventi che, dopo averlo accerchiato e percosso, lo hanno rapinato del cellulare e di denaro contante; il giovane ebbe il tempo di comprendere di aver perso il telefonino e 90 euro circa e, insanguinato e scosso per l’accaduto, vagò per alcuni chilometri prima di essere notato a piazza Principe di Camporeale dove scattò la catena dei soccorsi sanitari e, contestualmente, si mise in moto la macchina delle indagini condotte dai poliziotti del commissariato Centro.
Da allora, gli agenti hanno scandagliato gli ambienti della malavita della Vucciria e degli altri quartieri popolari limitrofi, nulla lasciando di intentato. Parallelamente importanti riscontri sono giunti dalla visione dei filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso degli esercizi dislocati lungo il tragitto dell’aggressione. I poliziotti sono, così, giunti a B.E., giovanissimo del Capo, ritenuto uno dei componenti del gruppo, soggetto già noto alla polizia e, quindi, facilmente riconosciuto dagli agenti.
Alla responsabilità di B.E. la polizia è giunta anche in relazione al furto in un appartamento, sempre della Vucciria, avvenuto il precedente 11 febbraio. In quella circostanza, approfittando dell’assenza dei proprietari, qualcuno si era introdotto nell’abitazione, portando via circa settemila euro. Determinante per l’individuazione del colpevole, in questo caso, è stato il supporto fornito agli investigatori da parte dei tecnici della polizia scientifica di Palermo che hanno repertato le impronte del giovanissimo sull’infisso attraverso il quale era entrato nella casa.
B.E. è stato condotto presso il locale istituto penale minorile Malaspina. Ulteriori indagini sono in corso, sia per ciò che riguarda la rapina al turista che il furto in appartamento, al fine di individuare eventuali complici del giovane.
(fonte: questura di Palermo)
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