La filiale postale presa di mira, questa mattina è quella di via Brunetto Latini. Non si esclude che Ammirata abbia fatto ingresso nei locali postali con l’ausilio di un palo rimasto all’esterno del locale
Rapina una banca ma doveva essere ai domiciliari Contestato pure reato di evasione a un 33enne
Doveva essere agli arresti domiciliari e invece era a rapinare una banca. Michele Ammirata, 33enne pluripregiudicato di via Enrico Albanese, è stato arrestato dalla polizia di Stato per il reato di rapina aggravata in ufficio postale, ma dovrà rispondere anche del reato di evasione. La filiale postale presa di mira, questa mattina è quella di via Brunetto Latini. Non si esclude che Ammirata abbia fatto ingresso nei locali postali con l’ausilio di un palo rimasto all’esterno del locale.
Dopo aver rapinato la banca e portato via 500 euro il malvivente sarebbe fuggito, inseguito da due poliziotti liberi dal servizio, dirigendosi verso una delle tante traverse della via Dante. Qui sarebbe stato notato da un altro poliziotto della squadra Mobile, appartenente alla sezione Contrasto al crimine diffuso, che conoscendo Ammirata per averlo già arrestato in altre circostanze ha distintamente notato la fuga del malvivente e ha intuito che potesse essersi reso responsabile di una rapina, anche alla luce della fuoriuscita di alcune banconote dalla tasca del giovane.
Ammirata, sempre seguito a debita distanza dal poliziotto si è quindi fermato nei pressi di un’edicola per liberarsi della giacca con la quale aveva commesso la rapina nel tentativo di essere on essere riconosciuto. È iniziato così un secondo inseguimento che si è concluso in piazza Virgilio, dove il poliziotto ha bloccato il giovane fuggitivo e lo ha ammanettato. È stato recuperato l’intero bottino e Ammirata è stato condotto presso gli uffici della Mobile, dove si è verificato che l’uomo avrebbe dovuto essere ristretto in regime di arresti domiciliari.