Sarebbero 5 milioni di euro i crediti che la Rap, società partecipata del Comune di Palermo, vanterebbe nei confronti di Comuni terzi e soggetti privati. Con un piccolo giallo: il nome di Giuseppe Todaro, presidente di Rap e amministratore di un’azienda, che figurerebbe come creditore e debitore al tempo stesso. A denunciarlo è Antonino Randazzo, […]
La Rap vanta crediti milionari. Il M5S: «Tra le società in debito, anche quella gestita dallo stesso presidente Todaro»
Sarebbero 5 milioni di euro i crediti che la Rap, società partecipata del Comune di Palermo, vanterebbe nei confronti di Comuni terzi e soggetti privati. Con un piccolo giallo: il nome di Giuseppe Todaro, presidente di Rap e amministratore di un’azienda, che figurerebbe come creditore e debitore al tempo stesso. A denunciarlo è Antonino Randazzo, consigliere comunale del M5S, che ha presentato in merito una interrogazione all’amministrazione comunale. «Vorremo sapere quali sono le azioni che l’amministrazione sta adottando per recuperare i crediti maturati dalla Rap – scrive nella Randazzo – Vorremo, inoltre, che ci dicano quali sono le tempistiche previste per questo recupero crediti».
Le due società che, secondo Randazzo, avrebbero maturato i debiti più corposi – quasi 4 milioni di euro – sarebbero la TradeEcoService Srl e la ditta D’Angelo Vincenzo, che si occupano entrambe dello smaltimento di rifiuti nella discarica di Bellolampo. A seguire, il Comune di Bagheria – che deve alla Rap circa 500mila euro – e il comune di Belmonte Mezzagno, in debito con la società partecipata di 180mila euro. Ma la sorpresa arriva con l’ultimo nome della lista: la Operazioni e Servizi Portuali Palermo Srl (O.S.P.), gestita da Giuseppe Todaro, che è anche l’attuale presidente di Rap. In questo caso, il debito per oneri e smaltimenti da aprile 2024 a marzo 2025 sarebbe di circa 126mila euro.
Ed è proprio su questo punto che Roberto Pulizzi, a capo del controllo analogo delle società partecipate del Comune di Palermo, ha chiesto chiarimenti proprio al presidente di Rap. Sollecitati da una nota della Cgil in merito a un eventuale conflitto di interessi, gli uffici comunali hanno richiesto una integrazione della documentazione a Todaro che consenta di escludere tale ipotesi. A scrivere a Rap, però, è stata anche la ragioneria generale, con il dirigente Bohuslav Basile chiede chiarimenti alla società circa i crediti non recuperati. A maggior ragione in un momento storico in cui la Rap sta affrontando un piano di rientro. Dubbi che MeridioNews ha provato a sottoporre all’azienda, rimanendo in attesa di risposta.