Rammstein – Rosenrot

Tracklist:
1 Benzin
2 Mann Gegen Mann
3 Rosenrot
4 Spring
5 Wo Bist Du
6 Stirb Nicht Vor Mir
7 Zerstören
8 Hilf Mir
9 Te Quiero Puta
10 Feuer & Wasser
11 Ein Lied

Uno sfondo di un blu intenso e pallido allo stesso tempo, il ghiaccio spaccato, le acque squarciate ed un sommergibile che emerge dagli abissi. Uno scenario desolato e desolante, una cornice perfetta per le atmosfere oscure di Rosenrot (“rosa rossa”), ultima creatura dei teutonici Rammstein. A circa un anno di distanza dall’ultima pubblicazione, il combo tedesco si affaccia nuovamente sul mondo presentando il fratello gemello di “Reise, Reise”. Ed è proprio dalle stesse sessions in cui nacquero Amerika e Mein Teil che provengono i brani contenuti in “Rosenrot”, lavori che, piacciano o meno, non sono affatto scarti o seconde scelte, tutt’altro; i Rammstein hanno continuato a seguire la strada imboccata da qualche anno a questa parte, quella che li ha portati in breve tempo fin sulla cima dell’olimpo dell’industrial/metal, mantenendo immutati i caratteri distintivi della loro musica, ma apportando ad ogni episodio notevoli evoluzioni compositive. Fin dal primo brano, il singolo di lancio Benzin (un inno alla benzina, elemento infiammabile per eccellenza), torna a risuonare nelle orecchie la potenza devastante delle chitarre di Richard Kruspe-Bernstein e Paul Landers. Il basso granitico di Olivier Riedel percorre Mann Gegen Mann (“uomo contro uomo”), mentre la titletrack Rosenrot è la dimostrazione più evidente di quanto i campionamenti del tastierista Christian “Flake” Lorenz siano indispensabili nell’economia del “progetto Rammstein”. Spring, nonostante l’ottimo lavoro in fase di produzione, risulta essere uno dei momenti meno riusciti dell’intero lavoro, mentre la nenia funerea di Wo Bist Du (“chi sei”) mette in luce gli enormi progressi vocali di Till Linderman, la cui voce sembra qui emessa da una gola col diametro di una grondaia, tanto intonata quanto monolitica e baritonale. La sorpresa arriva alla traccia numero sei, Stirb Nicht Vor Mir (“non morire per me”), quando Linderman viene interrotto da una voce femminile che si scopre essere quella di Sharleen Spiteri, vocalist dei Texas; i due si vengono incontro in un duetto davvero ben fatto, che si addice alla perfezione al lento incedere della canzone ed alla romantica storia di due innamorati che viene narrata nel testo. Un insolito (per i Rammstein) intro arabeggiante introduce quello che è senza dubbio il brano migliore dell’intero album: Zerstören, letteralmente “distruggere”, e sono proprio la rabbia e la distruzione il perno del brano, oltre cinque minuti e mezzo segnati da una sessione ritmica in cui la possenza di Christoph “Doom” Schneider la fa da padrona. Gli stop and go di Hilf Mir (“aiutami”) precedono Te Quiero Puta (“ti amo puttana”), vera chicca di “Rosenrot”: il brano, il cui testo è interamente in spagnolo, è quanto di più demenziale sia mai uscito dai computer dei Rammstein, ma cantato con l’accento tedesco di Linderman, con il chorus delle ragazze (le putas?!?) in sottofondo, la sessione di fiati messicani e la solita verve sonora della band, risulta un piccolo capolavoro. L’inizio melodico di Feuer & Wasser (“fuoco e acqua”) sfocia, superati i due minuti, in un vortice di distorsioni degne dei primi album del gruppo, al contrario di Ein Lied (“una canzone”), campionata ballad posta a chiusura. Concludendo, “Rosenrot” non sarà certamente ai livelli del capolavoro “Mutter”, ma mantiene comunque alto il profilo dei Rammstein, candidandosi a tutti gli effetti come una delle migliori uscite del 2005… e allora tutti in coro… Rammstein Rammstein Über Alles!!!.

Nota: “Rosenrot” è stato pubblicato anche in una versione limitata con in aggiunta un bonus dvd contenente le versioni live di “Reise, Reise”, “Mein Teil” e “Sonne”.


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