È l'ottavo caso soltanto nel 2015. A denunciare il sospetto utilizzo di un bed and breakfast sono stati i fedeli di una chiesa vicina. La struttura veniva affittata anche a mille euro a settimana: «I cittadini sono stanchi di vivere a contatto con la prostituzione»
Ragusa, polizia chiude casa a luci rosse Parrocchiani: «Aiuto, sembrano assatanati»
«Accorrete, questi sembrano assatanati». A telefonare alla polizia di Ragusa sono stati alcuni fedeli di una parrocchia, non lontano dalla quale si trovava l’ennesima casa a luci rosse della città. Stavolta, a fungere da alcova per gli incontri con le prostitute era un bed and breakfast. L’immobile veniva affittato perlopiù a donne straniere, contattate dal proprietario – che è stato denunciato per favoreggiamento della prostituzione – sui siti web specializzati.
Al momento dell’intervento, gli agenti hanno trovato sul posto anche il marito di una delle prostitute, una brasiliana irregolare, già destinataria di un provvedimento di espulsione e nuovamente espulsa. Per Ragusa, quello delle ultime ore è l’ottavo caso del 2015: «Non c’è una concentrazione particolare rispetto ad altre città – dichiarano le forze dell’ordine -, semplicemente esiste una maggiore collaborazione tra cittadini e istituzioni nella denuncia della prostituzione. Sono ormai tanti i cittadini, che stanchi di vivere a contatto con vere e proprie case a luci rosse, ci contattano affinché si intervenga».
Questa volta la denuncia è partita dai fedeli di una parrocchia, infastiditi dai rumori molesti provenienti dal b&b: «C’è un brutto giro. Per favore intervenite, sembrano assatanati» hanno detto al telefono. Stando ai primi riscontri, la struttura veniva affittata alle prostitute anche a mille euro a settimana. Alcune di loro, sentite dalla polizia, hanno raccontato: «Ci aveva detto che aveva una casa a disposizione dove avremmo fatto molti soldi”.