Le ispezioni dei carabinieri sono scattate nel capoluogo, a Modica, Acate e nelle campagne di Vittoria. Nei settori del commercio, dell'agricoltura e dell'edilizia. In totale trovati nove operai non regolari. Verifiche anche in due bazar cinesi
Ragusa, controlli e sanzioni nelle imprese Lavoratori in nero, sospeso negozio di abiti
Sette lavoratori in nero, due irregolari, sanzioni per 22mila euro e ammende per altri 18mila. Sono i risultati dei controlli dei carabinieri nelle aziende, italiane e cinesi in particolare, in provincia di Ragusa. I militari del nucleo Ispettorato del lavoro e del comando provinciale hanno controllato in totale 25 aziende e 37 lavoratori nei settori del commercio, agricoltura ed edilizia.
Due i bazar cinesi sanzionati: uno a Ragusa, dove viene contestato l’utilizzo senza autorizzazioni dell’impianto di video sorveglianza, impiegabile solo dietro accordo sindacale. L’altro a Modica, dove è stata scoperta una lavoratrice in nero. Sempre a Modica è stato sospeso un negozio di abbigliamento, perché due lavoratori sui tre presenti sono risultati irregolari. Nel capoluogo ibleo sono scattate sanzioni amministrative anche per una cooperativa sociale che gestisce una casa di riposo privata, anche qui due dipendenti irregolari.
Ispezioni nelle campagne di Vittoria. In due casi è stato trovato un lavoratore extracomunitario in nero e senza permesso di soggiorno. Infine ad Acate ammende per un’impresa edile per la presenza di un operaio in nero, la mancata visita medica per i lavoratori e la mancata redazione del Piano operativo di sicurezza (POS).
I carabinieri – che hanno operato insieme agli ispettori del lavoro civili e su impulso del direttore territoriale del lavoro – sottolineano che si «continua a riscontrare una realtà lavorativa che non si avvale delle possibilità introdotte dal Jobs Act, né delle numerose depenalizzazioni introdotte anche dalla recente legge 6/2016».