«Voglio essere cauto e aspettare che tutte le sezioni siano scrutinate ma l’indicazione del risultato è chiara: Ragusa ha creduto in me». Nel capoluogo ibleo i giochi praticamente sono già fatti e Peppe Cassì non ha nemmeno fatto in tempo a togliersi la fascia tricolore da sindaco. Una vittoria che, dunque, arriverebbe già primo turno. […]
Ragusa, Cassì è di nuovo sindaco: «I cittadini mi vogliono bene e hanno creduto ancora in me»
«Voglio essere cauto e aspettare che tutte le sezioni siano scrutinate ma l’indicazione del risultato è chiara: Ragusa ha creduto in me». Nel capoluogo ibleo i giochi praticamente sono già fatti e Peppe Cassì non ha nemmeno fatto in tempo a togliersi la fascia tricolore da sindaco. Una vittoria che, dunque, arriverebbe già primo turno. Almeno stando ai dati delle proiezioni che danno il primo cittadino uscente a oltre il 60 per cento delle preferenze. «I cittadini hanno creduto nella continuità amministrativa. Una cosa che non avveniva da tempo. Questo vuol dire che i ragusani credono nel nostro progetto e ho la sensazione che mi vogliano anche bene». Davanti alla sede del comitato elettorale, nonostante si voglia mantenere un cauto ottimismo, già si festeggia stappando anche qualche bottiglia. E davanti alla porta è stato anche appeso uno striscione con la scritta Cassì 12 sindaco. Un numero che indica quello della maglia di Cassì, che è il capitano della squadra locale di pallacanestro maschile, la Virtus Ragusa.
«In cinque anni – ha aggiunto Cassì – non ho mai negato a nessuno la mia disponibilità. Ho aperto a chiunque ha bussato alla mia porta. Ho sempre parlato con tutti, nessuno escluso». Il quasi nuovo cittadino ha già annunciato che tra poco andrà in municipio. «Rientro in quella stanza che è stata mia e dei ragusani e continuerà a esserlo anche per i prossimi cinque anni. Sono contento e ho già ricevuto i complimenti dai miei avversari». Riccardo Schininà è proprio andato ad abbracciarlo nel suo comitato elettorale. Gli altri – Giovanni Cultrera e Sergio Firrincieli – invece, lo hanno raggiunto telefonicamente per complimentarsi.