Lo sciame sismico è cominciato intorno alle 22.56 ed è terminato solo alle 7.30 di questa mattina. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, si tratta di vibrazioni del suolo legate all'attività della zona occidentale dell'Etna
Ragalna, 90 scosse di terremoto nella notte Quindici avevano magnitudo più alta di 2.0
Uno sciame sismico interminabile iniziato alle 22.56 di ieri sera e terminato solo alle 7.30 di questa mattina. Si sono contate oltre 90 scosse di terremoto. Le scosse sono localizzate tra i territori di Ragalna e Zafferana Etnea: alcune sono state avvertite dalla popolazione, poiché hanno registrato una profondità che varia dai cinque ai dieci chilometri. Due terremoti di particolare intensità hanno impensierito i cittadini di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Paternò, Adrano e Bronte. I due eventi sismici sono stati distanti, l’uno dall’altro, solo 12 secondi.
La prima scossa si è registrata alle 23.20 (e 24 secondi), aveva magnitudo 3.6 ed epicentro a dieci chilometri a Nord-Est di Ragalna a nove chilometri di profondità, la seconda alle 23.20 (e 36 secondi) , sempre in territorio di Ragalna, a nove chilometri a Nord del centro abitato, ad una profondità di sei chilometri. In totale sono stati 15 i terremoti che hanno superato la magnitudo 2.0. «Sono scosse legate all’attività dell’edifico vulcanico – spiegano dall’Ingv sezione di Catania – e che ha interessato la zona occidentale dell’Etna» .
Dalla sala operativa del 115 di via Cesare Beccaria specificano che non hanno fatto alcun intervento in merito allo sciame sismico, anche se informati dei terremoti dai cittadini preoccupati dell’evolversi della situazione. Salvo Pappalardo dell’Apas, protezione civile di Paternò, ha evidenziato che «anche alla nostra sede sono giunte chiamate di cittadini allarmati; siamo stati costantemente in collegamento con la sala operativa della sala operativa delle protezione civile di Palermo».