Racconto di un Erasmus in cerca di avventure: Kneipentours e Brauereien

E’ veramente incredibile quanti litri di birra vengono prodotti e consumati in Germania. Ce n’è davvero per tutti i gusti e per ogni periodo dell’anno, senza eccezione ovviamente per il celeberrimo Oktoberfest che ha luogo a Monaco di Baviera tra la fine di Settembre e i primi di Ottobre.

Per chi è astemio la cosa può diventare anche un po’ noiosa, bisogna ammettere.

A parte bere non è che ci sia in realtà un granchè da fare.

Ci si riunisce in Wiesen, luoghi dove si sta ore ed ore a chiacchierare con gli amici o anche con i non ancora amici. Si mangiano Brezeln, forme di pane introvabili in altre parti del mondo che non siano la Germania, e ci si veste rigorosamente secondo la tradizione, con dei vestiti tipici e anche un po’ bucolici, che si comprano a prezzi esorbitanti poco prima dell’evento, si indossano una volta sola e poi si accantonano in un angolo remoto dell’armadio.

 

Accanto all’Oktoberfest di autunno ci sono però anche altri eventi che vengono organizzati nelle varie città, e Bayreuth non è ovviamente da meno. Essendo una città universitaria ci sono sempre un’infinità di feste studentesche, organizzate esclusivamente “um sich kennen zu lernen”, per conoscersi un po’… Come se già non ci si conoscesse abbastanza dopo tutte le birre e le successive ballate sui tavoli che si sono fatte insieme.

Con l’apertura del Wintersemester, primo semestre, mi è capitato più volte di prendere parte a quelli che sono i Kneipentour, ossia serate in cui gli studenti si danno un appuntamento e poi vanno per tutta la sera a zonzo per le birrerie della città, ovviamente solo con l’obiettivo di “um sich kennen zu lernen” e nulla più…

Molto spesso però ho notato con mia grande sorpresa che a queste iniziative studentesche prendono parte anche persone adulte e persino anziani. E la cosa sorprendente è che pare abbiano ancora più voglia degli studenti di alzare un po’ troppo il gomito e divertirsi grazie all’effetto dell’alcool.

Mi sono trovata una volta circondata da tre nonnine un po’ troppo allegre che ballavano e saltavano tutte felici con un boccalone di birra in mano, e per poco ero io quella che passava per anziana.

 

Però devo ammettere che non sono tutti così. O meglio: non sono sempre tutti così. E’ come se il tedesco medio di giorno fosse in vita solo ed esclusivamente per il suo amatissimo lavoro, a cui è fin troppo fedele e a cui non rinuncerebbe nemmeno se vincesse la lotteria, e di sera poi tutti a fare festa nei Kneipen. C’è questa sorta di metamorfosi inspiegabile che avviene tra le ore del giorno e le ore della sera, che colpisce più o meno tutti.

Il giorno esiste per essere disciplinati, per fare il proprio dovere di persona civile, per occuparsi della famiglia, portare i bambini a scuola o portare a spasso i miliardi di cani che forse tutti i tedeschi possiedono (disciplinatissimi anche loro… non sporcano, non abbaiano agli sconosciuti, non ti annusano nemmeno… filano dritto come tanti soldatini, anche senza guinzaglio, come se sapessero che gli estranei non devono essere disturbati, come se pensassero anche loro che se si è su una stessa strada ci si può anche non incontrare affatto: io cammino a destra, tu a sinistra ed è come se nemmeno ci fossimo visti).

La sera però, che sia lunedì, domenica, giorno feriale o festa nazionale, si vanno a mettere finalmente in pratica tutte quelle ore di sudore e di fatica spese nelle Brauereien, le aziende che producono birra –incessantemente, dovrei forse aggiungere-.

 

Ma la cosa fantastica però forse è che la Germania è diventata un paese veramente liberale e tollerante negli ultimi decenni. Io per esempio di birra non ne bevo neanche un goccio e ogni volta che sono uscita con i miei amici tedeschi e sono andata ai Kneipentour nessuno mi ha mai giudicato.

Se bevi, buon per te; ma se non lo fai sei dei loro ugualmente.


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