Sono oltre 650 gli ex operatori del Consorzio Seneco che minacciano di mettere in ginocchio la città di Catania che potrebbe ritrovarsi piena di munnizza. Inascoltata la loro richiesta al Comune sul mancato pagamento delle retribuzioni
Raccolta rifiuti, i lavoratori incrociano le braccia Per protesta ritardo di due ore all’inizio del turno
Gli ex lavoratori del Consorzio Seneco incrociano le braccia e minacciano di mettere in ginocchio la città di Catania dal punto di vista igienico-sanitario. La protesta nasce dal mancato pagamento delle retribuzioni dei primi 17 giorni di settembre, il periodo del mese precedente all’assorbimento da parte della Dusty (l’attuale ditta affidataria della gara ponte del servizio di raccolta dei rifiuti in città).
Allo stipendio si aggiungono il trattamento di fine rapporto, le ferie non godute e altre spettanze. Due giorni fa, le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Usb, Fiadel e Ugl) hanno chiesto al Comune di Catania di farsi carico delle spettanze degli oltre 600 lavoratori che, adesso, lamentano di essere stati «ignorati, non ascoltati e non aiutati». Nessuna risposta e nemmeno una data di rientro del debito dell’ente etneo nei confronti dell’impresa Seneco.
La Dusty ha proposto alle 750 persone che fanno parte delle maestranze un acconto immediato sullo stipendio del prossimo mese, ma i lavorato non hanno accettato. La protesta dei lavoratori prevede il ritardo di due ore all’inizio di ogni turno, a partire già da questa notte. Nel giro di poco tempo, la città potrebbe ritrovarsi piena di rifiuti non raccolti.