Questa è la mia casa, la casa dov’è? Vivere e studiare in Italia da straniera

L. ha 25 anni e vive a Catania da sempre. Ha studiato in questa città, sta per laurearsi all’università di Catania e lavora anche.

Ma è straniera. Aveva pochi mesi quando è venuta in Italia, quindi ha sempre rinnovato i permessi di soggiorno, dapprima per motivi familiari, poi per motivi di studio, potendo avere un contratto di lavoro part time allo stesso tempo, secondo legge.

Ad un certo punto ha pensato di fare richiesta di cittadinanza ma ha subito rinunciato perchè non aveva i requisiti. Quindi ha ripiegato sulla carta di soggiorno, che almeno è di lunga durata e non deve essere rinnovata ogni due anni. È andata al patronato, ha preso tutti i moduli e le info che le servivano per le pratiche. Ha pagato un bel po’ di soldi, ha fatto i suoi andirivieni e le varie trafile. Ha perso pressapoco un mese per raccogliere tutta la documentazione necessaria. Ha fatto il test di italiano con nostro sgomento, insieme a sua madre che aveva fatto anche lei richiesta (perchè eravamo scioccati dal fatto che chi ha frequentato tutte le scuole qui e sta per laurearsi, debba fare un test di italiano dello stesso livello di chi non è mai andato a scuola in Italia!), l’ha superato ovviamente e ha ansiosamente aspettato la risposta tramite convocazione della Questura.

La risposta è che l’istanza è stata rifiutata. Il motivo è che L. non poteva fare richiesta perchè non aveva i requisiti, perchè da un permesso di soggiorno per motivi di studio non si può passare alla carta di soggiorno. Non si può neanche fare la richiesta e men che meno si può fare il test di italiano. E comunque, si è premurata a dire l’addetta della Questura di Catania, non è necessario fare il test per chi ha frequentato le scuole in maniera continuativa in Italia, come L.

Questa è la burocrazia italiana, questo è il Paese in cui viviamo. Questo è il roozegar degli stranieri che vivono con piccole grandi speranze nel cuore, puntualmente deluse dagli incompetenti che fanno questo Paese. Purtroppo.

[Foto di Nesos


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