La chiusura dell'area universitaria alle auto degli studenti e i problemi di parcheggio che ne sono seguiti hanno suscitato un acceso dibattito. Riprendiamo questintervento di FrancescoM, che propone alcune alternative allipotesi di isola pedonale
Quattro proposte per la Cittadella
Perdonate la mia prolissità, ma credo fosse utile un po di confronto prima di analizzare le ipotesi realistiche e costruttive sul futuro della Cittadella.
Gli edifici ormai sono costruiti e spostarli risulta dunque impensabile. Però mi chiedo come mai le nuove costruzioni si concentrino sempre nella stessa zona piuttosto che distribuirsi meglio (potrebbero esistere problemi geologici a giustificare questa scelta).
Alcune aree che non sarebbe difficile identificare antistanti alle strutture potrebbero ricevere una maggior cura ed essere abbellite da alcuni spazi verdi.
Alcuni parcheggi potevano essere costruiti ad una certa distanza dalle strutture (molto si può fare ancora oggi), ed essere nascosti all’ignaro frequentatore occasionale semplicemente con qualche siepe o qualche fila d’alberi. Negli immensi spazi della Cittadella sembra incredibile che nessuno vi abbia pensato prima, e che le delimitazioni piuttosto che essere “verdi” siano alternativamente di cemento, pietra lavica grezza, bidoni di plastica colorata. Già questo rendererebbe sicuramente meno “cupo” l’ambiente della Cittadella anche qualora vi fosse un effettivo aumento di posti auto.
E l’isola pedonale?
L’Università deve essere un luogo accessibile, tanto per il personale quanto per gli studenti, e su questo non v’è ombra di dubbio. Non è possibile forzare né gli uni né gli altri a non usare l’auto a meno che non gli si offra un’alternativa valida.
Già l’attuale situazione è talmente mal gestita che costringe molti a sovraffollare le aree “vicine” alla Cittadella. Ciò comporta non solo almeno quindici minuti di camminata per raggiungere la propria facoltà, ma disagi anche per i residenti e gli altri cittadini che trovano difficoltà a guidare e parcheggiare in aree precedentemente tranquille.
Un’isola pedonale reale è irrealizzabile a causa della distribuzione degli edifici, e della vastità del campus.
Ma le auto potrebbero essere relegate in zone “d’ombra” della Cittadella, facilmente nascondibili dal verde. Se ce ne fosse una seria volontà. Non mi si parli di mancanza di fondi perchè gli sprechi che vedo quotidianamente sono paragonabili solo a quelli che avvenivano negli ospedali 20 anni fa. Mancano aule informatiche a libero accesso per gli ingegneri, così costretti ad acquistare notebook, e in compenso gli uffici dei professori sono talmente pieni di computer, macchine fotografiche digitali, e attrezzatura informatica varia da costringere gli stessi a portarsela a casa e distribuirla fra gli assistenti, perchè davvero non c’è sufficiente spazio all’interno dell’ufficio.
Inoltre si potrebbe cercare di colpire le cause, cioè l’uso dell’auto, che non è dovuto solo all’abitudine, ma quasi sempre a reali esigenze. Attraverso mezzi di trasporto più efficienti.
La linea metropolitana prevista in viale Fleming dovrebbe non solo esistere, ma anche avere un’uscita diretta per la Cittadella. Basterebbero delle scale mobili, come in qualunque metropolitana d’Europa.
Gli autobus (ma questo è un problema di tutta la città) dovrebbero avere orari chiari, tempi d’attesa accettabili e predeterminati.
I Taxi (ma questo è un problema di tutta la nazione) dovrebbero essere liberalizzati, così da costare meno. In Spagna 2 per andare a lezione in Taxi in caso di bisogno rendevano l’utilizzo di questo mezzo accessibile non solo a figli di Rockfeller.
Ho scritto molto, forse troppo, ma credo che le mie 4 proposte siano tecnicamente corrette, e finanziariamente sostenibili