Quattro proposte per la Cittadella

Perdonate la mia prolissità, ma credo fosse utile un po’ di confronto prima di analizzare le ipotesi realistiche e costruttive sul futuro della Cittadella.

Gli edifici ormai sono costruiti e spostarli risulta dunque impensabile. Però mi chiedo come mai le nuove costruzioni si concentrino sempre nella stessa zona piuttosto che distribuirsi meglio (potrebbero esistere problemi geologici a giustificare questa scelta).

Alcune aree che non sarebbe difficile identificare antistanti alle strutture potrebbero ricevere una maggior cura ed essere abbellite da alcuni spazi verdi.

Alcuni parcheggi potevano essere costruiti ad una certa distanza dalle strutture (molto si può fare ancora oggi), ed essere nascosti all’ignaro frequentatore occasionale semplicemente con qualche siepe o qualche fila d’alberi. Negli immensi spazi della Cittadella sembra incredibile che nessuno vi abbia pensato prima, e che le delimitazioni piuttosto che essere “verdi” siano alternativamente di cemento, pietra lavica grezza, bidoni di plastica colorata. Già questo rendererebbe sicuramente meno “cupo” l’ambiente della Cittadella anche qualora vi fosse un effettivo aumento di posti auto.

E l’isola pedonale?

L’Università deve essere un luogo accessibile, tanto per il personale quanto per gli studenti, e su questo non v’è ombra di dubbio. Non è possibile forzare né gli uni né gli altri a non usare l’auto a meno che non gli si offra un’alternativa valida.
Già l’attuale situazione è talmente mal gestita che costringe molti a sovraffollare le aree “vicine” alla Cittadella. Ciò comporta non solo almeno quindici minuti di camminata per raggiungere la propria facoltà, ma disagi anche per i residenti e gli altri cittadini che trovano difficoltà a guidare e parcheggiare in aree precedentemente tranquille.
Un’isola pedonale reale è irrealizzabile a causa della distribuzione degli edifici, e della vastità del campus.

Ma le auto potrebbero essere relegate in zone “d’ombra” della Cittadella, facilmente nascondibili dal verde. Se ce ne fosse una seria volontà. Non mi si parli di mancanza di fondi perchè gli sprechi che vedo quotidianamente sono paragonabili solo a quelli che avvenivano negli ospedali 20 anni fa. Mancano aule informatiche a libero accesso per gli ingegneri, così costretti ad acquistare notebook, e in compenso gli uffici dei professori sono talmente pieni di computer, macchine fotografiche digitali, e attrezzatura informatica varia da costringere gli stessi a portarsela a casa e distribuirla fra gli assistenti, perchè davvero non c’è sufficiente spazio all’interno dell’ufficio.
Inoltre si potrebbe cercare di colpire le cause, cioè l’uso dell’auto, che non è dovuto solo all’abitudine, ma quasi sempre a reali esigenze. Attraverso mezzi di trasporto più efficienti.

La linea metropolitana prevista in viale Fleming dovrebbe non solo esistere, ma anche avere un’uscita diretta per la Cittadella. Basterebbero delle scale mobili, come in qualunque metropolitana d’Europa.

Gli autobus (ma questo è un problema di tutta la città) dovrebbero avere orari chiari, tempi d’attesa accettabili e predeterminati.

I Taxi (ma questo è un problema di tutta la nazione) dovrebbero essere liberalizzati, così da costare meno. In Spagna 2€ per andare a lezione in Taxi in caso di bisogno rendevano l’utilizzo di questo mezzo accessibile non solo a figli di Rockfeller.

Ho scritto molto, forse troppo, ma credo che le mie 4 proposte siano tecnicamente corrette, e finanziariamente sostenibili


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]