A Ferrara il rettore Patrizio Bianchi ha puntato con decisione sulla capacità di iniziativa dellateneo in ambito culturale, con un forte impatto sulla vivacità della cittadina emiliana ed una crescita stratosferica del numero di studenti stranieri
Quando l’università si apre alla città
Trovatela ununiversità come quella di Ferrara. Dallarrivo nel 2004 del nuovo rettore Patrizio Bianchi si è aperta alla città, moltiplicando le iniziative in campo culturale. Per esempio, siglando un accordo con la Fondazione Hermitage di San Pietroburgo, che ha scelto Ferrara come sede in Europa occidentale. Risultato: la creazione di un centro sul collezionismo in collaborazione con i russi e la possibilità di ospitare le loro mostre.
Di grande successo anche il ciclo Caffè delle Scienze, che utilizza i locali della città come palcoscenico per la presentazione delle attività di ricerca dellateneo in forma molto divulgativa – e con laccompagnamento di musica classica o jazz, in collaborazione con il Conservatorio Frescobaldi.
Ma non basta. Un altro ciclo molto seguito è Anatomie della mente: cinque appuntamenti con la psicologia nella suggestiva cornice del teatro anatomico della Biblioteca Ariostea. Senza dimenticare i Venerdì dellUniverso, dedicati alla fisica e allastrofisica.
La vivacità del clima culturale e la bellezza della città hanno contribuito a rendere più internazionale lateneo: il rettore Bianchi è molto orgoglioso dellattenzione crescente degli studenti stranieri nei confronti delluniversità di Ferrara. Pochi anni fa, erano solo 156. Adesso sono circa 1.050. E lobiettivo è di arrivare al 2010 con un dieci per cento degli studenti proveniente dallestero: almeno 1.700, quindi, visto che luniversità oggi è seguita da 17 mila allievi.
Visita il sito degli eventi promossi dallUniversità di Ferrara
[Questo articolo, siglato G.L. è comparso su Dweb, supplemento di Repubblica del 10/5/2008]