Si è insediata questa mattina Antonella Liotta, nuovo commissario straordinario alla Provincia di Catania. Voluta dal presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta in sostituzione del precedente commissario nominato da Raffaele Lombardo, nella sua agenda ha già meso al centro il problema del Bilancio. Dividerà il suo tempo con la Provincia di Caltanissetta in cui è sia segretario che direttore generale. Ma non raddoppierà lo stipendio, anzi. «Mi auto riduco lindennizzo del 30 per cento», ha dichiarato oggi nella sua presentazione alla stampa
Provincia, insediato il nuovo commissario Per Liotta doppio incarico, ma uno stipendio
Si è ufficialmente insediata questa mattina Antonella Liotta, il nuovo commissario straordinario alla Provincia regionale di Catania, nominato dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Liotta, già direttore generale della Provincia di Caltanissetta, ha sostituto dopo solo una settimana di lavoro Michelangelo Lo Monaco, che era stato nominato dallex governatore Raffaele Lombrado dopo le dimissioni del presidente della Provincia Giuseppe Castiglione. Una nomina avvenuta ad elezioni regionali già concluse, e non gradita dal nuovo governatore Rosario Crocetta, che nei suoi primi atti da nuovo governatore ha modificato la scelta.
E, questa mattina, il nuovo Commissario si è presentato con un intervento di pochi minuti «Voglio solo dire che questo ente ce la può fare», afferma Liotta. Il nuovo Commissario dovrà infatti subito occuparsi della sentenza che obbliga Palazzo Minoriti al pagamento di 22 milioni di euro per una condanna in solido per truffa relativa a una vicenda risalente al 1972. Una sentenza che pesa come una spada di Damocle sulla testa del Commissario e del consiglio provinciale, ma «lavorando tutti insieme si può riportare lente in equilibrio», continua Liotta. Che per ben iniziare, ha annunciato insieme ai membri del consiglio la decisione di decurtare del 30 per cento dellimporto dello stipendio.
Un Bilancio che rappresenta la priorità per la Provincia di Catania: «il problema, tutto il resto viene dopo», come conferma il commissario straordinario. Il consuntivo del 2011 doveva essere approvato molti mesi fa e a fine novembre scadrà lultima proroga. Il tempo stringe, quindi. Un compito importante a cui si è sottratto lex presidente Castiglione, che ha rassegnato le dimissioni per poter rispettare i termini di legge di candidabilità alle prossime elezioni politiche. E, con un perfetto parallelismo con quanto sta avvenendo al Comune di Catania, il Bilancio preventivo 2012 non è ancora stato discusso dal consiglio provinciale. Manca il parere dei revisori dei conti che «hanno trovato una serie di incongruità» dichiara il presidente dell’assemblea Giovanni Leonardi.
Leonardi che, in merito allabbandono della carica di Castiglione, preferisce non commentare in quanto «è una scelta personale», afferma. Qualcosa da dire ce lha invece in merito alloperato del suo governo che tanto ha decantato le doti di buon amministratore in questi quattro anni e mezzo. « Alla luce della situazione economica dellente dichiara Leonardi – mi pare eccessivo affermare che tutto sia stato lasciato in ordine e con una buona programmazione. È mancata la giusta interlocuzione con il consiglio provinciale», conclude.
Grandi problemi, che aspettano di essere risolti dal commissario straordinario Antonella Liotta, insieme a quelli della Provincia regionale di Caltanissetta. Liotta è infatti ancora sia segretario che direttore generale dell’ente nisseno. Ma non ci sarà un doppio stipendio: «Sono un dirigente della Provincia di Caltanissetta ed è questa che mi paga. Il mio è un incarico previsto dalla legge il cui compenso è determinato da una delibera assessoriale dichiara Inoltre io ho già detto che mi auto riduco lindennizzo del 30 per cento».
Lincarico dovrebbe durare circa sei mesi, ma non c’è una scadenza certa. Il governo regionale deve infatti riformulare la composizioni delle province secondo le direttive del governo nazionale guidato da Mario Monti. Ma se è vero che questo ha dato un tempo massimo di sei mesi per adeguarsi alla normativa nazionale, è anche da considerare che il presidente Crocetta si è appena insediato. «Il modo in cui questo nodo sarà sciolto lo vedremo nei prossimi giorni in assemblea» conclude il commissario Liotta.