Martedì 17/10/2006 si è tenuta presso la sala Falcone e Borsellino, gremita di studenti e professori, una conferenza di particolare rilievo riguardante gli ultimi risvolti dellinsostenibile situazione di noncuranza, da parte del Consorzio, delle esigenze universitarie
Protesta nella Facoltà di Lingue: indetta una conferenza chiarificatrice per gli studenti
Martedì 17/10/2006 si è tenuta presso la sala Falcone – Borsellino, gremita di studenti e professori, una conferenza di particolare rilievo riguardante gli ultimi risvolti dellinsostenibile situazione di noncuranza, da parte del Consorzio, delle esigenze universitarie.
Hanno presenziato al confronto il Preside Nunzio Famoso, il prof. Nunzio Zago e il vicepresidente del Consorzio Migliore.
Lintervento iniziale, affidato al prof. Famoso, ha chiarito i principali punti del contenzioso.
Il primo argomento di discussione riguarda lo spostamento, ad opera del Consorzio, di cinque unità di personale, addestrate nella Facoltà di Lingue e con specifiche mansioni, in altro loco.
Lattuale Preside di Facoltà ha provato con successo a stabilire un dialogo con il Presidente Cascone.
Le risoluzioni stabilite riguardano:
– laccordo sulla data della convocazione di servizio alla quale parteciperanno le forze politiche, il Consorzio e la Facoltà (in presenza del nuovo Rettore), fissata per giorno 21/10/2006, che stabilirà gli impegni da perseguire nei prossimi tre anni.
– il conteggio degli arretrati da sanare per risolvere i problemi finanziari legati alla Facoltà.
– la restituzione di due unità del personale (nellultima comunicazione il prof. Famoso è stato informato che il personale può essere restituito solo per 2-3 settimane a causa delle carenze finanziarie).
Il vicepresidente del Consorzio, il sig. Migliore, ha spiegato che probabilmente il lancio troppo entusiastico delle nuove Facoltà ragusane ha ignorato le difficoltà che inevitabilmente si sarebbero create; ha elogiato la Facoltà di Lingue come fiore allocchiello della città, senza chiarirci cosa succederà se la mancanza di fondi continuerà ad essere causa di immobilismo e, infine, ha suggerito di coinvolgere nel dialogo gli enti locali per capire che tipo dimpegno questi siano disposti ad assumersi.
Più che altro il Vicepresidente ha tentato di mediare promettendo prossime risoluzioni e garantendo pubblicamente limpegno personale nelle trattative.
Su invito del prof. Zago, la parola è passata al rappresentante darea didattica, Danilo Giambra, che ha manifestato la comune indignazione di fronte alla mancanza di fondi, allappellativo poco realistico di Polo universitario e ha ribadito la già discussa ipotesi del ricorso alle misure intransigenti di protesta.
Lintervento successivo della prof.ssa Laudani ci ha ricordato quanto i docenti abbiano investito nel progetto di creazione e sviluppo di questa Facoltà: per esempio, le lauree specialistiche sono state attivate solo grazie allimpegno dei docenti che si sono sobbarcati questo ulteriore peso.
Una Facoltà competitiva, rinomata e altamente specializzata richiede fondi che oggi mancano.
I professori, a fronte del ritiro da parte del Consorzio del denaro destinato agli alloggi dei docenti, avevano chiesto che questo venisse reinvestito in altre opere. In realtà, niente di tutto ciò è stato ottenuto.
Sono intervenute, inoltre, la prof.ssa Fabiani e la prof.ssa Pavone che hanno aggiunto il tassello finale al dialogo ricordando che lutilizzo didattico di laboratori linguistici efficienti è fondamentale in una Facoltà di Lingue.
E stato ricordato che lavvio, in poco tempo, di troppe Facoltà a Ragusa ha causato problemi economici e organizzativi diffusi.
Una studentessa ha inoltre ricordato la promessa, da parte del Consorzio, a fronte di un sit-in di quasi un anno fa, di fornirci i verbali delle riunioni interne, alle quali gli studenti non possono partecipare.
La linea di condotta da seguire è stata stilata e letta dal prof. Famoso e votata allunanimità.
E indetta per martedì 24/10 alle ore 10:30 nella sala Falcone e Borsellino, unulteriore assemblea.
Qualora le richieste avanzate fossero disattese o ignorate saranno chieste le dimissioni del Presidente e del Segretario amministrativo del Consorzio.