Proroga ai precari? I sindacati: “Troppo presto per cantare vittoria”

LO SCIOPERO DEL 13 DICEMBRE NON E’STATO ANNULLATO. I SINDACATI, INFATTI, TEMONO LA SCURE DEL COMMISSARIO DELLO STATO. CI SONO LE RISORSE? QUELLO CHE E’ CERTO E’ CHE, SENZA IL BILANCIO, IL GOVERNO STA FACENDO I CONTI SENZA L’OSTE

Soddisfatti, ma cauti nell’appendere la testa dell’orso sopra il camino, prima di averlo visto morto. E’ la reazione dei sindacati confederali all’incontro con il governo Crocetta per conoscere i contenuti sul ddl governativo per risolvere la “grana” precariato. D’altronde, di testacoda, ripensamenti e retromarce, il governo ne ha fatto pure troppi. Intanto, lo sciopero dei precari del prossimo 13 dicembre non è stata annullato, perché, al di là delle intenzioni del governo, in ogni caso, il disegno di legge deve, prima, essere approvato dall’Ars, senza perdite di tempo, e quindi, come spesso capita, con margini ridotti per l’approfondimento, il dibattito e il confronto; poi, ottenere il visto del Commissario dello Stato.

Per Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, “proroga di tre anni per i precari e inizio del processo di stabilizzazione da parte degli enti che potranno dare la precedenza ai lavoratori da loro in atto utilizzati, evitando così che il bacino unico inneschi processi di mobilità ingestibili e penalizzanti, sono tutti contenuti importanti del disegno di legge della Regione siciliana, ma bisogna che continui il confronto per verificare alla fine quale testo uscirà dall’Ars e i regolamenti attuativi.

Ma soprattutto, prima di cantare vittoria, è necessario aspettare il parere del Commissario dello Stato”. Barone spera in un intervento, un po’ irrituale, per la verità del governo Letta sul Commissario dello Stato per dare il lasciapassare alla futura legge: “Il Governo Letta – dice Barone – dovrebbe dare una mano per favorire l’approvazione della legge da parte del Commissario Aronica e salvare finalmente i ventimila precari”.

Anche Cgil e Funzione pubblica regionali esprimono “cauta soddisfazione”, dopo l’incontro con il Presidente della regione e gli assessori agli enti locali e al lavoro. “Il testo- dicono Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil, e Michele Palazzotto, segretario generale della Funzione pubblica siciliana- garantisce le proroghe per tre anni e l’avvio dei percorsi di stabilizzazione. Ci è stato assicurato- aggiungono- che la prossima settimana si insedierà il tavolo per la definizione della circolare applicativa”. Realisticamente, pure i due esponenti della Cgil rilevano la necessità di una “rapida conversione in legge del testo”.

Il segretario generale della Cisl, Maurizio Bernava, e il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi,  apprezzano invece il passaggio dagli show del presidente Crocetta, fatti di annunci poi smentiti, ai primi fatti sostanziali. “La politica degli annunci –dicono i due sindacalisti – , come era prevedibile, non è servita a nulla. Adesso bisogna mettere da parte liti e personalismi e blindare il ddl sui precari. È questa l’emergenza delle emergenze. E il tema va affrontato con la massima celerità e concentrazione. Il ddl dovrà seguire un percorso autonomo e urgente, temporalmente non legato a bilancio e finanziaria, e bisognerà fare soprattutto molta attenzione al tema della copertura finanziaria”.

La Cisl accende i riflettori su alcuni nodi da sciogliere sul cammino del disegno di legge. “Ci chiediamo ad esempio – incalzano Bernava e Caracausi – come si intenda procedere con i Comuni in fase di dissesto o pre-dissesto. Adesso occorre mettere da parte – proseguono i due dirigenti sindacali – le beghe politiche interne e col governo nazionale, intensificare il confronto col Commissario dello Stato, con il ministro della Pubblica amministrazione D’Alia, al fine di ‘blindare’ un testo che consenta, nell’immediato, la proroga per tutti. Il testo che ci è stato illustrato oggi – concludono Bernava e Caracausi – non ci ha rassicurato. Per questo confermiamo lo sciopero indetto per il 13 dicembre”.

Il Segretario Generale dell’Ugl Sicilia, Giuseppe Monaco, definisce “inaccettabile rimanere dopo tantissimi anni ancora precari: questa è stata ed oggi lo è più che mai, una delle priorità che l’Ugl siciliana ha portato avanti nel tempo come sfida al Governo regionale siciliano, chiedendo con forza la stabilizzazione dei lavoratori, all’interno della ‘macchina’ regionale”.

“Detto questo – conclude Monaco – diciamo al presidente della Regione, Crocetta: basta con i proclami, vogliamo solo fatti concreti”.

A essere soddisfatto, senza la cautela dei sindacati, è, invece, il presidente del gruppo parlamentare PD all’Ars, Baldo Gucciardi, per il quale “è importante l’intesa raggiunta sul testo predisposto dalla governo Crocetta per portare a soluzione la vicenda dei precari. La garanzia della proroga per il prossimo triennio e la possibilità di avviare le procedure di stabilizzazione – continua Gucciardi – sono un risultato fondamentale che l’Assemblea regionale siciliana dovrà trasformare in legge per la serenità di decine di migliaia di famiglie siciliane e per garantire la prosecuzione dei servizi pubblici rispetto ai quali i lavoratori precari sono diventati essenziali”.

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