Si è concluso con una riduzione della pena a 16 anni e mezzo il processo di appello per Andrea Rizzotti, l'ex dipendente comunale che nel luglio 2010 sparò in piazza Dante, di fronte alla facoltà di Lettere, contro il pregiudicato Maurizio Gravino, ma che colpì anche la studentessa Laura Salafia, rimasta paralizzata dal collo in giù. Per capire se è stata considerata la non premeditazione del fatto bisognerà aspettare le motivazioni
Processo Salafia, ridotta la pena a Rizzotti Le motivazioni tra 90 giorni
È stata ridotta di un anno e mezzo la pena inflitta ad Andrea Rizzotti, lex dipendente comunale che nel luglio del 2010 ha sparato contro il pregiudicato Maurizio Gravino in piazza Dante, a Catania, ma che per sbaglio ha anche colpito la studentessa Laura Salafia. Lei è rimasta paralizzata dal collo in giù, Gravino se lè cavata con pochi giorni di prognosi in ospedale e Rizzotti è stato condannato in primo grado a 18 anni. Mercoledì, però, è arrivata la sentenza dellappello: la condanna è stata ridotta a 16 anni e mezzo.
Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni e fino ad allora lavvocato che difende Rizzoti, Giorgio Antoci, preferisce non esprimersi. Bisogna dunque aspettare per capire se nel processo che si è svolto nella prima sezione della Corte dappello di Catania, il cui presidente è Ignazio Santangelo, e che è stato condotto dai giudici Antonio Giuttari e Anna Muscarella, sono state accolte le richieste della difesa circa la premeditazione del fatto di cui è accusato Rizzotti. «È fuori dubbio che abbia sparato aveva già spiegato a Ctzen durante la prima udienza dellappello, Giorgio Antoci ma non voleva colpire Laura. È fuori dubbio che si sia trattato solo di un caso».
Limputato non era in aula e non ha avuto modo di parlare con il suo avvocato dopo la decisione. «Già da tempo ha rinunciato al dispositivo di sentenza per problemi con la scorta», dice Giorgio Antoci, che invece ha avuto modo di incontrare i parenti. Come per ogni udienza, infatti, hanno assistito alla decisione del giudice, di certo, questa volta, con un pizzico di soddisfazione in più per la riduzione della pena del congiunto.