La magistrata che per prima indagò sul caso della scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta l'1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo (Trapani), adesso è sotto processo per false informazioni al pubblico ministero
Processo Angioni, respinta richiesta di improcedibilità La procura chiede di anticipare l’esame dell’imputata
È stata respinta dalla giudice monocratica di Marsala Giusi Monterriccio la richiesta di improcedibilità presentata dai legali della magistrata Maria Angioni, imputata per false informazioni al pubblico ministero nella vicenda che riguarda la scomparsa di Denise Pipitone. Il processo, partito il 23 dicembre scorso, scaturisce dagli approfondimenti investigativi (con l’indagine che è stata archiviata a dicembre) sulla bambina sparita da Mazara del Vallo (Trapani) l’1 settembre del 2004. Nel corso dell’udienza di oggi, la procura di Marsala ha chiesto l’anticipazione dell’esame dell’imputata che è l’ex pm che, all’epoca dei fatti, aveva indagato sul caso.
Su questo punto, la difesa di Angioni si è riservata di dare il consenso all’anticipazione dell’esame. Si tratterebbe di un’inversione dell’ordine di assunzione delle prove perché, secondo il codice, prima dell’interrogatorio dell’imputato vanno sentiti i testi della procura. Il cambio dell’ordine potrebbe servire anche a chiedere il proscioglimento dalle accuse, qualora l’ex pm ritrattasse. Il procedimento riguarda tre episodi citati dall’ex sostituta procuratrice Angioni in alcuni verbali di sommarie informazioni rese agli attuali pubblici ministeri della procura di Marsala, Roberto Piscitello e Giuliana Rana. Angioni ha raccontato ai magistrati di depistaggi delle indagini dopo la scomparsa della bambina, ma le sue dichiarazioni sono state smentite dagli accertamenti svolti.
Adesso, il tribunale si è riservato di decidere sulla lista della difesa che ha citato tra gli altri la madre di Denise, Piera Maggio, il capo dei servizi segreti e alcuni consulenti della procura dell’epoca. I pubblici ministeri si sono opposti per «la manifesta irrilevanza dei testi». Inoltre, durante il suo intervento, il pm Piscitello ha stigmatizzato «l’idea che questo processo tutto deve riguardare meno che le false dichiarazioni dell’imputata», riferendosi ad alcune interviste rilasciate da Angioni prima della scorsa udienza che ha aperto il processo. L’udienza è stata rinviata al 28 gennaio.