Problemi di parcheggio su strisce blu, Amat cerca soluzioni    Noleggiati tredici parcometri: «Vogliamo utilizzarli come test»

Sono stati installati, ed entreranno in funzione entro una settimana, i primi parcometri di nuova generazione per la sosta tariffata in alcune delle aree dove sono presenti le zone blu gestite dall’Amat. Al momento nove di queste strutture sono state già collocate lungo l’asse via Marchese di Villabianca-piazza Don Bosco (una in realtà è già stata deturpata dai writer), in via Empedocle Restivo, in via Imperatore Federico, e a piazza Goffredo Mameli. Si tratta di colonnine che hanno l’obiettivo di semplificare di molto la vita dell’automobilista alle prese con i problemi del parcheggio nelle strisce blu.

Infatti, quando saranno operative, ovviamente non ci sarà più bisogno di andare in cerca del rivenditore più vicino di schede a pagamento (col rischio di trovarlo chiuso), ma ci saranno anche altri vantaggi come l’opzione della selezione della lingua e il pagamento con metodi diversi (oltre alla fessura per le monete è presente quella per carte di creditobancomatcarte prepagate). Un adeguamento, quest’ultimo, ad una disposizione contenuta nella legge di Stabilità 2016.

A ciò si uniscono dei fattori che aiuteranno l’Amat stessa a gestire il sistema, come la maggiore sicurezza – è presente un vano cassaforte in acciaio senza serrature d’accesso, per evitare così i problemi avuti con le emettitrici dei biglietti del tram – e la possibilità di controllo da remoto tramite sistema GSM/GPRS per conoscere i dati del singolo apparecchio (biglietti emessi, incasso, segnalazione malfunzionamenti, allarmi in tempo reale) o della rete nel suo complesso. Inoltre i parcometri sono alimentabili con pannelli solari o – in alternativa – hanno una batteria che consente un’autonomia di due anni, e sono costituiti da materiale che a fine vita può essere riciclato per il 96 per cento.

Le nove colonnine fanno parte di un lotto di 13 strutture prese a noleggio per 18 mesi da una ditta specializzata di Perugia, la Park It srl, al costo di 84.274,42 euro più iva (nella cifra è compresa una quota per la fornitura delle piastre per l’ancoraggio delle strutture). «Abbiamo scelto questa formula – spiega il presidente Amat, Antonio Gristina – perché essendo il primo approccio con questo nuovo tipo di parcometro, vogliamo utilizzarlo come test, e a questo scopo abbiamo preferito il noleggio che consente un esborso minore e copre pure la manutenzione. Comunque non abbiamo preclusioni sull’acquisto: infatti, quando avremo maggiori risorse, faremo delle gare per estendere la rete di colonnine».

Nel frattempo l’azienda dei trasporti lavora pure sulla dematerializzazione dei biglietti, indicando come dead line marzo 2017 per l’introduzione dei ticket magnetici per bus e tram (quelli in carta termica che vengono stampati sul momento dalle obliteratrici) e per il lancio della app per smartphone. Poche nuove invece sul fronte del sito internet, che di recente ha subito un restyling, ma che presenta ancora ampi margini di miglioramento. «La nostra pagina web – continua Gristina – è stata realizzata con risorse interne. Verrà implementata appena avremo le disponibilità per farlo. Al momento stiamo concentrando le attenzioni sui problemi del trasporto pubblico».


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Parla il presidente Gristina. Le colonnine semplificheranno la vita degli automobilisti alla ricerca dei tagliandi per la sosta tariffata. Ci saranno più servizi come l’opzione della selezione della lingua e il pagamento con metodi diversi. Oltre alla fessura per le monete è presente quella per carte di credito, bancomat e prepagate

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