Sono Alessandro Biamonte, Pietro Carucci e Giuseppe Fiducia ad aver rassegnato le dimissioni dalla carica istituzionale. «Il paese è ingovernabile e i cittadini sono disorientati», dicono. Intanto l'esponente di maggioranza Paola Catanzaro ha preso le distanze dall'amministrazione, che ieri ha visto il sindaco dimettersi
Priolo, si dimettono tre consiglieri dell’opposizione «Ridare parola ai cittadini alla prima tornata utile»
Si sono dimessi dalla carica di consiglieri comunali di Priolo Gargallo Alessandro Biamonte, Pietro Carucci e Giuseppe Fiducia che, fino a questa mattina, sedevano fra le fila dell’opposizione. «Le condizioni in cui il consiglio ha dovuto lavorare negli ultimi anni quasi sempre in seconda convocazione per la mancanza del numero legale – dicono – sono il segno della carenza di una reale compattezza della maggioranza consiliare».
Dopo le ripetute inchieste della magistratura che hanno coinvolto il Comune, «la goccia che ha fatto traboccare il vaso – dice a MeridioNews Biamonte – è stata la vicenda riguardante l’arresto del sindaco Antonello Rizza. Già da tempo, l’ente comunale priolese è stato posto sotto una luce sinistra e si è venuta a creare una situazione di ingovernabilità anche per noi che siamo consiglieri di opposizione e che non abbiamo avuto nulla a che fare con l’attività esecutiva». C’è questo alla base della decisione che ha portato i tre a rassegnare le dimissioni dal loro ruolo istituzionale. «A seguito delle inchieste giudiziarie che hanno interessato il nostro territorio – racconta Biamonte – avevamo chiesto ripetutamente al sindaco di dimettersi e di difendersi fuori dal suo incarico. Adesso, invece, Priolo ne esce con una immagine devastata di Comune super indagato».
Nei giorni successivi all’arresto, anche Rizza ha presentato le dimissioni. «Il paese è ingovernabile in questa situazione – afferma il consigliere dimissionario – e noi non vediamo motivo per rimanere ancorati se non quello di salvaguardare una poltrona. Quale sarebbe – chiede – il nostro ruolo all’interno del consiglio comunale se non quello di meri notificatori di atti? In questo momento i cittadini sono disorientati e noi vogliamo contribuire a restituire loro dei punti di riferimento e, soprattutto, fiducia nelle istituzioni locali».
È sulla base di queste dichiarazioni che Biamonte, Carucci e Fiducia auspicano «la condivisione di questa nostra iniziativa da parte di tutti i colleghi per ridare la parola ai nostri concittadini nella prima tornata elettorale utile e, quindi, restituire anche la serenità al paese. Perché allo stato attuale dei fatti – chiarisce Biamonte -, anche se il sindaco non è più in carica, comunque rimane tutta la stessa amministrazione Rizza su cui sono emersi dei lati oscuri».
Questa mattina, inoltre, la consigliera di maggioranza Paola Catanzaro ha preso le distanze dall’attuale amministrazione comunicando ufficialmente che «da troppo tempo ormai non mi considero più parte integrante della maggioranza in quanto ritengo decaduti i presupposti ideologici e progettuali che mi legavano a questa coalizione». In particolare, la consigliera fa riferimento alle recenti scelte dell’ormai ex primo cittadino Rizza e manifesta «l’estraneità a un progetto politico personalistico. Dopo aver appreso dalla stampa le dimissioni – continua Catanzaro – auspico una sua scrupolosa riflessione sull’opportunità di continuare la sua corsa per le prossime elezioni regionali». Catanzaro, dunque, lascia la maggioranza. E anche lei ritiene «sia doveroso che alle dimissioni del sindaco seguano quelle dell’intero consiglio comunale, affinché tornino a essere i cittadini i fautori di una nuova classe dirigente, nel rispetto della legalità e della democrazia». Per far decadere il consiglio comunale priolese è necessario che 14 dei 20 consiglieri si dimettano.