Primarie Pd, Pierluigi Bersani non vuole fare la fine di Rita Borsellino…

Simpatici i dirigenti del Pd. Appena Bersani ha capito che Matteo Renzi lo batterebbe alle elezioni primarie ha deciso di riformare le primarie. Per evitare, ha spiegato, che personaggi di destra vadano a votare per il Sindaco di Firenze. Ma va!

Strani i dirigenti del Pd. Sanno che, se arriva Renzi, se ne vanno tutti a casa. Hanno paura i vari D’Alema, Fassino, Veltroni, Rosy Bindi, Amato. Sanno che il Sindaco di Firenze li vuole ‘rottamare’. Vanno capiti: gli ex comunisti e gli ex democristiani che oggi controllano il Partito democratico sono sulla breccia chi dalla prima, chi dalla seconda metà degli anni ’80 del secolo passato. Nessuno di loro vuole mollare. Nemmeno di un millimetro.

Bersani vuole fare il capo del Governo. Gli altri si vorrebbero sistemare nei vari ministeri. Qualcuno vorrebbe andare alla Presidenza della Repubblica. (a sinistra, Bersani e Rita Borsellino, foto trata dawakeupnews.eu)

Questa banda di matusalemme vuole cambiare le regole delle primarie. Per evitare che Renzi vinca e li mandi a casa. Come abbiamo già detto, hanno messo in giro la voce che il Sindaco di Firenze verrebbe votato da gente non iscritta al Pd. Magari, come già accennato, di destra.

Chissà perché questo ragionamento non è stato fatto a Palermo in occasione delle primarie del 4 marzo scorso. Anche allora tutti sapevamo che c’era gente che non aveva nulla a che fare con il Pd. Soggetti di altri Partiti che sarebbero andati a votare contro Rita Borsellino, che non doveva a tutti i costi diventare Sindaco di Palermo.

Così avevano deciso Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, i dirigenti del Pd alleati del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Anche Bersani era d’accordo con loro. Non a caso a godere dei ‘frutti’ della partecipazione del Pd al Governo regionale con Lombardo era – ed è ancora – il Pd romano.

Lo stesso Ludovico Albert – potente dirigente generale del dipartimento Formazione professionale della Regione siciliana – legatissimo al Pd romano, fino ad oggi ha ‘chiuso’ operazioni con Roma.

Allora, chissà perché, Bersani non era preoccupato dal fatto che il 4 marzo, alle elezioni primarie del centrosinistra di Palermo – elezioni che avrebbero deciso la designazione del candidato del centrosinistra a Sindaco del capoluogo siciliano – sarebbero andati a votare soggetti che nulla avevano a che fare non solo con il Pd, ma con tutto il centrosinistra. Sapeva e faceva finta di nulla.

Nel marzo scorso, a Bersani e a tutto il gruppo dirigente del Pd nazionale, siciliano e palermitano le elezioni primarie ‘aperte’, di fatto, agli ‘abusivi’ andavano benissimo. E andavano benissimo perché a farne le spese sarebbe stata – cosa che si è puntualmente verificata – Rita Borsellino.

Oggi – lo dice lo stesso Bersani – gli ‘abusivi’ si potrebbero presentare per votare Renzi e non Bersani. E questo allo stesso Bersani non piace. Quindi bisogna cambiare le regole del gioco. In modo che a vincere sia sempre Bersani e tutta la vecchia nomenklatura del Pd.

Chiediamo e ci chiediamo: ma che razza di Partito è questo Pd? Ma a chi serve un Partito del genere che usa con disinvoltura due pesi e due misure? Un Partito con la doppia morale, con “la coda di ricambio e le nuvole in affitto?”.  

La sfacciataggine di questi personaggi non ha limiti. Hanno fatto perdere Rita Borsellino alle primarie del centrosinistra di Palermo sapendo di utilizzare gente estranea al centrosinistra. E ora, a Roma, cambiano le carte in tavola contro Renzi per paura di subire lo stesso trattamento che è stato riservato a Rita Borsellino.

Noi, in Sicilia, conosciamo tanta gente per bene nel Pd. Soprattutto tra iscritti, militanti e simpatizzanti. C’è anche qualche dirigente serio. A questi diciamo: ma vi trovate veramente bene in questo Partito con la doppia morale? Non vi imbarazza  tanta disonestà intellettuale? Non vi sentite male sapendo di votare persone che fanno dell’ipocrisia, del cinismo e dell’immoralità politica la loro stessa ragion d’essere? 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]