La polizia ha tratto in arresto il 30enne palermitano F.C., della zona di piazza Marina, ritenuto responsabile di ben due episodi criminosi, tentati su strada in rapida successione, ai danni di due cittadini: rapina in un caso ed estorsione nell’altro. Per quegli episodi risalenti allo scorso 26 marzo, stamani, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e […]
Prima la rapina e poi l’estorsione Arrestato dalla polizia un 30enne
La polizia ha tratto in arresto il 30enne palermitano F.C., della zona di piazza Marina, ritenuto responsabile di ben due episodi criminosi, tentati su strada in rapida successione, ai danni di due cittadini: rapina in un caso ed estorsione nell’altro.
Per quegli episodi risalenti allo scorso 26 marzo, stamani, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa a carico dell’uomo dal gip presso il tribunale di Palermo.
I fatti risalgono alle 20 circa del 26 marzo 2019, allorquando una pattuglia della polizia in servizio di prevenzione e controllo del territorio nella zona di via Maqueda si è imbattuta, in rapida successione, in due cittadini che avevano segnalato di avere subito poco prima, in momenti distinti, ma a poche decine di metri di distanza, rispettivamente un tentativo di rapina ed uno di estorsione.
Nel primo caso alla vittima fu chiesto del denaro ed al suo diniego, scattò la “violenza sulla persona” consistita nello strattonamento del braccio e nella sua conduzione in luogo appartato ove la rapina sarebbe stata consumata se solo la vittima non avesse gridato chiedendo aiuto, così da attirare l’attenzione di un passante e consigliare al malvivente di darsi alla fuga.
La seconda vittima, sempre “agganciata” su strada, nella zona di via Maqueda, fu minacciata di consegnare denaro, pena stavolta, la sottrazione del cellulare. Il malcapitato riuscì a sfuggire alle grinfie del malvivente, cercando rifugio in un bar della zona ed attendendo, impaurito, che il suo aggressore si allontanasse.
Entrambe le vittime ragguagliarono poi i poliziotti incontrati su strada in ordine a quanto accaduto e descrissero compiutamente il loro aggressore. A distanza di poche ore, a tarda sera, gli agenti di una seconda pattuglia di polizia cui era stata comunicata la nota dai colleghi intervenuti in precedenza e quindi anche la descrizione del malvivente, lo hanno riconosciuto mentre si aggirava sempre in via Maqueda, in circostanze di tempo e di luogo sospette, come se fosse in procinto di compiere altri reati della medesima specie. Gli agenti pertanto lo hanno bloccato ed identificato, avviando al contempo il corso delle loro indagini che, in questi mesi, sulla base di testimonianze ed altri riscontri oggettivi, ha condotto all’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo a suo carico.
(fonte: questura di Palermo)