Signor antonello ma che cosa ci combina? possibile che le dobbiamo ricordare tutto noi? non lo sa che nei cda delle banche siedono anche uomini di confindustria?
Presidente Montante, non se ne abbia a male, ma sul credito “l’ha scafazzata!”
SIGNOR ANTONELLO MA CHE COSA CI COMBINA? POSSIBILE CHE LE DOBBIAMO RICORDARE TUTTO NOI? NON LO SA CHE NEI CDA DELLE BANCHE SIEDONO ANCHE UOMINI DI CONFINDUSTRIA?
di Carmelo Raffa
Ma a quale gioco giocano Antonello Montante e la sua Confindustria Sicilia? In questi ultimi tempi ne abbiamo visto delle belle da parte di politici, imprenditori, etc. Ma sicuramente non ci aspettavamo che, allimprovviso e forse a causa di forte insonnia, una mattina si svegliasse colui che presiede lAssociazione degli Industriali siciliani per individuare un nuovo nemico da abbattere: e precisamente il sistema creditizio.
Noi ci chiediamo: ma Antonello Montante e la sua Confindustria si accorgono solo ora che da alcuni da anni non esiste più un sistema creditizio isolano autonomo? Doverano lui ed i suoi quando, nel 1997, lo Stato ci espropriava del Banco di Sicilia per agevolarne dopo qualche anno lacquisizione da parte della Banca di Roma?
Dov’era quando, nel 2001, durante un Convegno a Villa Igea organizzato dal Banco di Sicilia, assistemmo al paradosso che l’allora Governatore della Banca dItalia, Antonio Fazio, voleva beatificare, mentendo sapendo di mentire, Cesare Geronzi e la Banca di Roma per aver salvato il Banco di Sicilia?
Ma il signor Montante è conscio di chi amministra le Banche? Lo sa che, prevalentemente, nei consigli di amministrazione siedono persone appartenenti alla sua Associazione?
Ci dispiace per Lei, presidente Montante, ma questa volta, come si dice in gergo siciliano, lha scafazzata!
Si faccia lesame di coscienza, presidente Montante. E, visto che siamo nei giorni della Settimana Santa, faccia fare l’esame di coscienza anche ai suoi amici di Confindustria Sicilia. Perché se le Banche, in questo momento, si trovano ad avere parecchie ‘sofferenze’ ciò è causato dai troppi crediti erogati alle grandi imprese, forse a discapito delle piccole imprese e delle famiglie.
(Foto di prima pagina tratta da urbanexperience.it)