Si è conclusa la settima edizione del premio letterario Grotte della Gurfa, organizzata ad Alia dall’associazione culturale La Fucina, col patrocinio del Comune. In piazzetta Garibaldi la premiazione degli autori della categoria under 40 di narrativa: sul gradino più alto del podio la scrittrice milanese Elena Mearini col romanzo È stato breve il nostro lungo viaggio, […]
Premio Grotte della Gurfa, ad Alia la 7^edizione
Si è conclusa la settima edizione del premio letterario Grotte della Gurfa, organizzata ad Alia dall’associazione culturale La Fucina, col patrocinio del Comune. In piazzetta Garibaldi la premiazione degli autori della categoria under 40 di narrativa: sul gradino più alto del podio la scrittrice milanese Elena Mearini col romanzo È stato breve il nostro lungo viaggio, Cairo editore, che ha preceduto con 38 voti Alessandro Bongiorni, piazzato al secondo posto col romanzo Strani eroi edito da Feltrinelli, che ne ha ottenuti 36. Al terzo posto il romanzo I favolosi anni ’85 di Simone Costa, edito da Spartaco, che ha raccolto 15 voti.
Durante la serata, condotta dall’attore Giorgio Melazzi, in passato assidua presenza del programma televisivo Zelig, è stato inoltre assegnato a Simone Lisi con il romanzo Un’altra cena, edito da Effequ, il prestigioso premio della Giuria, intestato all’illustre e compianto scrittore aliese Liborio Guccione. Sono infatti ben due le giurie di cui si avvale, di anno in anno, il festival. La prima, quella tecnica, composta dalla presidente Vera Gheno, sociolinguista toscana, e dai professori Alessandro Bertirotti, Giuseppe Canzoneri, Loredana Fiorello e Vincenzo Talluto, e ancora dall’avvocato Tommaso Cassata e dalla dottoressa Elisabetta Bordiga.
Mentre la seconda, chiamata dei cento lettori, mette in palio un montepremi complessivo di tremila euro (1.500 al primo classificato, mille al secondo e cinquecento per il terzo). La cerimonia , impreziosita dalla musica dei maestri Giuseppe Ricotta e Sergio Calì, è stata seguita da un folto e appassionato pubblico che ha manifestato il proprio gradimento con lunghi e ripetuti applausi.
(fonte: La Fucina)