I carabinieri hanno arrestato il 60enne Pietro Marino. L'uomo non avrebbe accettato la nuova relazione della ex moglie. Già condannato per lo stesso reato nel 2013, il gip ha disposto i domiciliari. Guarda la foto
Pozzallo, tenta di dare fuoco alla casa del rivale Storia di stalking tra pedinamenti e intimidazioni
Da circa nove mesi perseguitava l’uomo che da tempo convive con la ex moglie. Un’escalation di pressioni e minacce culminate a inizio gennaio nel tentativo di dare fuoco all’abitazione dove i due vivevano. È per questo che è stato arrestato dai carabinieri di Pozzallo, Pietro Marino, 60enne del posto destinatario di una misura di custodia cautelare disposta dal gip di Ragusa.
L’uomo, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe attuato una serie di comportamenti violenti da indurre nella vittima e nei suoi familiari uno stato di apprensione tale da destabilizzarne la quotidianità. Marino, infatti, oltre a inviare messaggi minatori, sarebbe arrivato al punto di dormire dentro la propria auto parcheggiata all’uscita del palazzo di colui che considerava un rivale in amore, per poi pedinarlo quando quest’ultimo usciva di casa.
A mettere fine allo stalking sono stati i carabinieri, dopo la denuncia di quanto avvenuto a inizio anno: Marino avrebbe cosparso di benzina l’ingresso della casa della vittima per poi provare ad appiccare il fuoco, senza però riuscirci. A casa del 60enne i carabinieri hanno trovato una tanica di benzina vuota. Per l’uomo, che nel 2013 era già stato condannato per stalking, il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari.