I resoconti sono stati recuperati nell'ambito delle indagini per risalire agli scafisti del barcone in legno e del gommone soccorsi dalla Ong spagnola Proactiva Open Arms. In tutto sono state salvate 389 persone. Erano partite dalla Libia raggiungendo i natanti che li attendevano a cento metri dalla costa
Pozzallo, migranti bloccati in stiva fino al salvataggio Il racconto delle persone sbarcate domenica al porto
Bloccati dentro la stiva fino al momento del salvataggio, senza possibilità di salire in sopra coperta e vedere cosa stesse accadendo. È quanto hanno raccontato buona parte dei migranti recuperati domenica scorsa nel Mediterraneo dalla nave Golfo Azzurro della Ong spagnola Proactiva Open Arms. A bordo dell’imbarcazione in legno si trovavano 261 persone, successivamente sbarcate a Pozzallo insieme ai 128 salvati da un gommone.
I migranti hanno parlato con gli investigatori ragusani nell’ambito delle indagini che sono servite per fermare, con l’accusa di essere stati gli scafisti delle due imbarcazioni, cinque persone: si tratta di un bengalese, un egiziano, un gambiano minorenne e due marocchini.
Stando ai resoconti, prima della partenza la nave si trovava a circa cento metri dalle coste libiche e il trasferimento dalla terraferma sarebbe avvenuto a gruppi di 50 tramite un gommone.