Il primo cittadino e il commissario dell'autorità portuale Cosimo Indaco firmano il protocollo per la trasformazione del waterfront. Il 25 aprile apertura definitiva del tratto settentrionale. Poi il via agli altri progetti, da completare in due anni, ma dei quali non si conosce il costo totale. Il primo lotto costerà 49 milioni di euro
Porto, da trasformare in isola pedonale e piscina Bianco promette: «Diventerà come Miami Beach»
Trasformare il porto di Catania nell’Ocean drive di Miami Beach. È il «progetto ambizioso» promesso alla città dal sindaco Enzo Bianco e dal commissario dell’autorità portuale Cosimo Indaco. A Palazzo degli elefanti, stamattina, la firma sul protocollo d’intesa. Tra le opere previste: una pista ciclabile, un molo dedicato solo agli sport da diporto, uno spiazzale in cui praticare altre attività sportive e dove verrà ricavata una piscina con acqua di mare. Tutto da completare entro due anni ma senza che i costi siano ancora certi. Il primo passo il 25 aprile: lo spostamento della barriera doganale e l’apertura definitiva al pubblico del tratto settentrionale della zona portuale.
Il primo lotto di lavori costerà 49 milioni di euro circa. Riguarderà l’adeguamento della rete idraulica, fognaria e antincendio del tratto che, entro due mesi, tornerà pubblico: «Un’isola pedonale che andrà da piazza Borsellino fino al molo foraneo», spiega il sindaco. Gran parte delle opere verranno finanziate con fondi del ministero delle Infrastrutture mentre l’autorità portuale prenderà dalle sue casse 3,5 milioni necessari per la sistemazione del basolato lavico. Quindi si potrà procedere, come previsto dal protocollo e dallo scadenzario, ad arretrare la cinta doganale: «Si tratta solo di alzare la sbarra e permettere l’accesso libero ai cittadini», precisa Bianco.
Seguiranno altre opere, già progettate ma ancora da finanziare. Tra queste un collegamento pedonale e ciclabile con la Playa, la trasformazione del piazzale triangolare in un polo per le attività sportive e la creazione di una piscina pubblica riempita con l’acqua salata: «La attingeremo dal mare, non dal porto, con una condotta che sbuca oltre il molo. È facile», spiega ai giornalisti il commissario Indaco. Sarà creato anche un varco per portare i croceristi dall’approdo fino a piazza Borsellino: «Ho in previsione un viaggio, in Florida, per stringere nuovi accordi che portino a 80-100 le navi da crociera che arriveranno a Catania quest’anno», aggiunge.
I costi di queste opere saranno in parte coperti con fondi comunali, spiega Bianco: «E per la restante parte con finanziamenti nazionali che saranno richiesti nel Patto per Catania, che l’amministrazione dovrebbe riuscire a sottoscrivere entro aprile». La cifra complessiva resta incerta ma l’ottimismo del primo cittadino va oltre, e coinvolge anche altri assessori come quello alla Cultura Orazio Licandro: «Già per questa estate si può iniziare a pensare a quali iniziative culturali svolgere al porto. Come in passato il concerto di Franco Battiato», dice Bianco. Che aggiunge: «Era una contraddizione che Catania, città di mare, fosse separata dal mare. Da oggi rimedieremo».