Il Fortino continua a essere vittima di raid notturni. L'ultimo tra il 12 e il 13 ottobre: un'altalena danneggiata, piloni del marciapiede rimossi, fioriere rovesciate. In questi ultimi casi, forse per permettere alle auto di parcheggiare. Guarda le foto
Porta Garibaldi, ancora atti vandalici sotto l’arco Richiesta: «Aprire un posto di polizia municipale»
La Porta Ferdinandea, comunemente nota come ‘u Futtinu, è stata vittima di atti vandalici. Alcuni piloni del marciapiede rimossi, un’altalena danneggiata (sistemata da un cittadino con un tubo per l’irrigazione) e due fioriere rovesciate sono il lascito della nottata del 12 ottobre. E si tratta di un episodio non isolato: già una ventina di giorni fa una scritta di auguri con bomboletta spray aveva imbrattato l’arco. «Si sono già verificati avvenimenti del genere – dichiara a MeridioNews Viola Sorbello, presidente di Legambiente – probabilmente si tratta di ragazzi che festeggiano durante la notte, e la mattina dopo questo è ciò che rimane». Spesso vengono ritrovate nel circondario anche le «carte della scatola della torta». Una questione differente è rappresentata dalla rimozione dei paletti dal marciapiede, i quali potrebbero essere stati sradicati, continua Sorbello, «probabilmente per poter parcheggiare le macchine».
Da qualche tempo, grazie al contributo dell’associazione Acquedotte e dei residenti, sono in corso una serie di attività per riportare la zona all’antico splendore. Non ultima iniziativa è il tentativo di fare ottenere al fortino il finanziamento previsto dal Fai (Fondo ambiente italiano) per i Luoghi del cuore. «Lo scopo dell’affidamento dei beni comuni ai cittadini è di creare un presidio per fare vincere le forze positive della città contro quelle negative», prosegue Sorbello. Da questo il valore della collaborazione, anche tra Legambiente e Acquedotte, per realizzare progetti di ampio respiro. «Abbiamo già preparato alcune richieste per l’amministrazione comunale, da cui abbiamo ricevuto pieno appoggio – annuncia la presidente di Legambiente – Presto, inoltre, organizzeremo degli appuntamenti in piazza Palestro per i ragazzi del quartiere».
«Noi nasciamo come un’associazione di quartiere in via Santa Barbara – racconta Salvo D’Urso, tra i fondatori di Acquedotte – Lì si trova una tricora romana che vorremmo riportare alla luce. Il nostro obiettivo è di valorizzare tutto il centro storico di Catania, dal Duomo al fortino, lungo l’asse di via Garibaldi». Lo scorso maggio l’associazione ha potuto beneficiare dell’assegnazione, da parte del Comune, di due stanze all’interno del fortino, così da facilitare le attività di promozione dell’area. Dati i recenti episodi di vandalismo, si è pensato di installare delle telecamere di videosorveglianza, ma ciò che si auspica è in realtà «un presidio fisso dei vigili urbani negli altri due vani disponibili nella porta».
In effetti, la postazione delle forze dell’ordine «c’era una decina di anni fa, adesso sarebbe il caso di ripristinarla». Tra i progetti in cantiere c’è anche quello di chiudere «qualche strada intermediaria al traffico, in modo da realizzare una serie di piazze fruibili da cittadini e turisti». Aggiungendo anche la sistemazione dei bagni pubblici di piazza Palestro.