Sul posto l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. Fiducioso per il completamento dell'opera in tempi brevi. Qualche perplessità per il M5s. Che con la deputata Josè Marano che mette sul tavolo l'ipotesi di una grande rotatoria
Ponte Graci, sopralluogo e accordo con Anas in arrivo Via ai lavori entro novembre. C’è l’ok al finanziamento
Sopralluogo, nella mattinata di oggi, da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone nella zona dove sorgeva il ponte Graci, lungo la strada statale121 Catania-Paternò. Si tratta del cavalcavia, al confine tra i Comuni di Motta Santa Anastasia e Misterbianco, demolito un mese fa a causa del grave danneggiamento provocato dal passaggio di un mezzo pesante non autorizzato.
«Abbiamo verificato lo stato dei luoghi – spiega Falcone – e incontrato i rappresentanti delle due città che, con la demolizione del ponte, hanno perso un collegamento vitale. Il governo Musumeci investirà oltre due milioni e 300mila euro attraverso un accordo quadro con l’Anas, che si occuperà dei lavori». Secondo il crono programma snocciolato dall’assessore Anas dovrebbe completare il progetto entro 20 giorni per poi affidare l’appalto a un impresa nell’ambito di un accordo quadro. I lavori dovrebbero iniziare entro novembre per essere completati in 45 giorni.
Durante i cantieri potrebbe essere bloccato per qualche giorno il traffico sulla statale, ma al vaglio c’è anche l’ipotesi di alcune riduzioni di carreggiata. Presenti all’incontro di oggi il sindaco di Motta, Anastasio Carrà, i parlamentari pentastellati regionale e nazionale, ossia Josè Marano e Luciano Cantone, nonché i rappresentanti delle associazioni civiche di Misterbianco. «La presenza dell’assessore Falcone- spiegano Marano e Cantone – è un segnale importante e necessario per toccare con mano il grande disagio che vivono i cittadini da circa un mese. Problemi destinati a prolungarsi per mesi e mesi, conoscendo i tempi pachidermici della Regione siciliana».
E sul tavolo c’è anche l’ormai imminente periodo natalizio. «Abbiamo proposto con il collega Cantone – prosegue la deputata – di valutare la realizzazione di una grande rotatoria che permetterebbe di decongestionare il traffico e che sarebbe una prima alternativa dopo la demolizione del ponte». Cantone, parlamentare nazionale e componente della commissione Trasporti ha evidenziato l’interesse a non trasformare il «ponte Graci in un’altra opera incompiuta, la Sicilia ne ha troppe e non possiamo incidere così negativamente sulla vita di due grandi comunità».