Ponte Corleone, iniziati oggi i lavori di manutenzione Avanza bando di revisione del progetto di raddoppio

Sono partiti questa mattina i lavori di manutenzione del Ponte Corleone, che interesseranno la struttura fino a fine luglio. Le opere, eseguite dagli addetti della Nicro Costruzioni srl di Caserta, saranno suddivise in varie fasi, come spiegato in conferenza stampa dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore alla Rigenerazione urbana, Emilio Arcuri. I primi giorni, orientativamente una ventina, saranno dedicati ad interventi non impattanti sul traffico veicolare, cioè alcuni ripristini in punti mirati del copriferro (nella parte inferiore del ponte). Successivamente scatteranno le chiusure parziali da 10 giorni ciascuna che riguarderanno una semicarreggiata per volta, occupando in totale 40 giorni. La cantierizzazione servirà per sostituire i giunti di dilatazione e per migliorare il sistema di allontanamento delle acque meteoriche.

I lavori costano 374mila euro – parte dell’Accordo quadro da 2,8 milioni per la manutenzione di tutti i ponti, sovrappassi e sottopassi comunali – e sono frutto dell’ispezione del mese scorso effettuata con uno speciale macchinario (“by bridge”) che ha consentito di valutare le condizioni della struttura, che sono state poi esplicitate in una relazione redatta da tre ingegneri comunali: Giuseppe Letizia, Antonio Musso e Massimo Verga. Da chiarire però che questi non sono interventi risolutivi per quanto riguarda la limitazione della velocità di percorrenza, fissata da un’ordinanza del 2005 a 30 chilometri orari. Infatti anche ad operazioni concluse resterà il divieto. «Contestualmente – spiega Arcuri – ho chiesto ai vigili urbani di migliorare la segnaletica al fine di renderla progressiva. Il limite è legato alla sicurezza del ponte, che subisce maggior stress in relazione ai cambi di velocità. I 30 kmh consentono una maggior tranquillità per la struttura, e da adesso saremo più rigorosi nel controllare il rispetto delle norme». Il riferimento è anche a due nuovi autovelox che saranno posizionati lungo quel tratto di viale Regione siciliana entro fine luglio.

«Ad opere concluse – aggiunge il sindaco – verrà stilato un calendario di manutenzione periodica del ponte. Dalla relazione si evince che la struttura possa ritenersi fruibile, perciò gli allarmi sbandierati sulla sicurezza non sono giustificati. Non ci si può svegliare e seminare allarme. Darò incarico all’Ufficio legale comunale di verificare se ci sono gli estremi per segnalare alla Procura il reato di procurato allarme (art. 658 Codice penale)».

Per risolvere alla radice i problemi di deterioramento del Ponte Corleone (naturali per una costruzione di quasi 60 anni) bisognerà però attuare degli interventi di restauro strutturale e di adeguamento antisismico, possibili con traffico totalmente inibito per diversi mesi. Uno scenario attuabile esclusivamente dopo la realizzazione dei due ponti laterali, l’opera appaltata quasi 15 anni fa alla Cariboni e interrotta per inadempienze contrattuali. A tal proposito, il primo passo per non perdere il finanziamento del Patto per Palermo da 17 milioni di euro (la delibera CIPE 25/2016 stabilisce che i contratti debbano essere stipulati entro il 31 dicembre 2019) è la revisione del progetto, che deve essere ammodernato a seguito di diversi interventi legislativi in materia di sicurezza. Il bando europeo dal valore di 1,3 milioni è stato predisposto dagli uffici già da un paio di mesi, ed al momento si trova all’Ufficio contratti in attesa del visto per la pubblicazione sulla Gurs e la Guce. Una volta scelto il vincitore con la regola della miglior offerta (e non del massimo ribasso), il soggetto avrà 30 giorni di tempo per completare la revisione della progettazione definitiva ed esecutiva (nel bando è inclusa l’assegnazione di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione lavori, misura, contabilità, assistenza al collaudo e coordinamento della sicurezza). Successivamente, considerando anche i ricorsi (dati quasi per scontati dall’amministrazione comunale), si procederà alla gara d’appalto per l’esecuzione delle opere che prevedono 24 mesi di lavoro. 


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