POLITICANDO/ Caro Crocetta, basta con gli assessori non deputati

QUESTA STORIA DEGLI ‘ESTERNI’ IN GIUNTA COSTA OGNI ANNO UN MILIONE DI EURO

di Carmelo Raffa

Rosario Crocetta finalmente ha azzerato la Giunta regionale. E ora?

Ci sono voluti mesi e mesi per far chiaramente capire al Governatore che anche nella nostra Isola “nessuno è fesso” e che non gli sarebbe più accordato il permesso di continuare a dilettarsi col gioco delle tre carte per “divide et impera” e così facendo avere sempre nelle mani l’asso piglia tutto.

Siamo certi che Rosario Crocetta abbia già maledetto il momento in cui decise, assieme a Lumia & Co, di sostenere il giovane candidato alla Segreteria regionale Fausto Raciti, ritenendolo utile a perpetrare il suo disegno politico e di potere assoluto nella conduzione della macchina regionale

Purtroppo per Lui che pensava di poter consentirsi il lusso di poter dire a Raciti “ragazzin, lasciami fare” ciò non è stato possibile com’è ampiamente dimostrabile dalle ferme prese di posizioni del Segretario siciliano del Partito Democratico.

Ancora una volta dobbiamo scrivere al riguardo che la maggiore responsabilità di ciò è da attribuire al renziano Davide Faraone, padre della famosa armata brancaleone anti Lupo, che certamente ha dimostrato di non brillare affatto per lungimiranza politica.

Se Crocetta piange, Faraone non ride! Fausto Raciti sta dimostrando la fermezza necessaria per tutelare l’immagine di tutto il partito ed in particolare le persone vicine alla sua area di riferimento che come tutti sanno è quella cuperliana.

Come abbiamo tante volte detto è stato un errore aver cambiato Segretario dopo che per la prima volta nella storia Il PD ed alleati erano riusciti a far eleggere un proprio candidato alla massima carica Istituzionale della Regione.

Ciò sicuramente si è verificato anche per condizioni fortuite e di fortuna a cominciare da una situazione elettorale che vedeva il centro destra diviso in due tronconi con le candidature di Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè.

Ma quel 30,43% ottenuto dal PD e dalla sua coalizione ha portato Rosario Crocetta alla Presidenza della Regione Sicilia. Ed ora?

Rosario Crocetta azzera tutto o non azzera niente? Parla con il suo partito e con le altre formazioni politiche per decidere il futuro o si rimette nelle mani del suo cerchio magico-tragico?

Nelle ultime ore è stato lanciato un nuovo slogan: “si sta lavorando per un esecutivo di guerra”.

Se come si afferma ciò vuole significare “lotta alla povertà ed alla disoccupazione”, ben venga e meglio tardi che mai.

Ma se si pensa veramente all’emergenza occorre costituire fin da subito un Governo all’altezza della situazione mettendo dentro le Persone che veramente rappresentano gli elettori ed i partiti.

Continuare a dire no ai politici-parlamentari oltre a costituire un danno per l’erario (circa un milione di euro annui) rappresenterebbe l’ennesimo errore da parte di un Presidente che fino ad ora ha scelto di Governare in quasi profonda solitudine.

Caro Crocetta se proprio ci crede in questo nuovo Governo di guerra, rinunci a studenti e studentesse, per far posto a persone veramente che siedono in Parlamento sia nella maggioranza che nell’opposizione.

E’ indispensabile che se c’è una guerra tutti i gruppi ne siano coinvolti.

A meno che… parole, parole e sempre più parole alle quali non rispondiamo: a casa, a casa e sempre più tutti a casa.

 


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