Politica e Amministrazione regionale: il lungo ponte di Santa Rosalia. Ma sì, divertiamoci…

ALLA FINE E’ ANCHE GIUSTO: L’ECONOMIA SICILIANA VA A GONFIE VELE, IL PIL E’ A DUE CIFRE, C’E’ LA PIENA OCCUPAZIONE, L’ATTIVITA’ INDUSTRIALE ‘TIRA’, L’AGRICOLTURA E’ RINATA, LA GESTIONE DELL’ACQUA E’ TORNATA PUBBLICA, LA FIAT E’ RITORNATA, L’ENI INVESTE NELLE ENERGIE ALTERNATIVE. INSOMMA 4 GIORNI DI VACANZA CE LI POSSIAMO PERMETTERE…

Ogni lunedì – i nostri lettori ormai lo sanno – iniziamo col raccontare cosa prevede, grosso modo, la settimana politica e parlamentare che si apre. Questa settimana dobbiamo segnare un ritardo di due giorni. Perché oggi e domani Palermo si ferma in onore della sua ‘Patrona’: Santa Rosalia. E, di conseguenza, anche molte delle attività del capoluogo siciliano si fermano. Non tutte, in verità: ma alcune si fermano. E tra quelle che si fermano, neanche a dirlo, c’è la politica siciliana e l’Amministrazione regionale.

Del resto – ammettiamolo – l’occasione era troppo ghiotta: quest’anno il 15 luglio cade di martedì. E a Palermo il giorno che precede la santificazione di luglio di Santa Rosalia è già Festa & Festino (la precisazione su luglio è importate: il 15 luglio si ricorda la scomparsa della peste, mentre Santa Rosalia cade il 4 settembre).

Insomma, per dirla in breve: Sabato per la politica e l’Amministrazione regionale è già vacanza; domenica idem. Lunedì – cioè oggi – facciamo il ponte. E domani, martedì 15 luglio, Palermo, la politica regionale e l’Amministrazione regionale si liberano della peste. Morale: quattro giorni di festa!

Complimenti ai deputati regionali, complimenti all’Amministrazione regionale, complimenti a tutti.

Del resto, la Sicilia non vive forse la sua stagione d’oro?

I bilanci della Regione sono tutti in attivo, perché il Governo Renzi ha restituito alla Sicilia i 2 miliardi di euro che si era presi negli ultimi due anni.

Il Prodotto interno lordo della nostra Isola cresce a ritmi cinesi.

In giro non si vede un solo disoccupato.

In ‘cassa’ non c’è un solo euro di fondi europei: la Regione li ha spesi tutti e tutti in infrastrutture, altro che!

I Comuni siciliani sono piedi di soldi.

La gestione dei rifiuti e in attivo, le discariche sono tutte chiuse e si fa solo raccolta differenziata.

La gestione dell’acqua è stata tolta dalle mani dei privati ed è pubblica e il costo delle bollette è stato dimezzato.

L’acqua dei monti Sicani è stata tolta alla multinazionale di torno e restituite agli agrigentini.

La Fiat ha riaperto lo stabilimento di Termini Imerese.

Gli americani hanno trasformato il Muos di Niscemi in un centro internazionale per la pace.

L’Unione europea si occupa direttamente dell’arrivo dei migranti, distribuendoli in tutti i Paesi.

L’Eni ha trasformato la raffineria di Gela in un centro di ricerca per le energie alternative.

Terna, nella Valle del Mela, in provincia di Messina, ha ammesso che l’elettrodotto era una follia e l’ha sbaraccato.

La mafia si rifiuta di inserire i propri proventi nel Pil, così come gli chiede l’Unione europea, perché ‘toccata’ dall’appello del Papa.

Mai come in questo momento i boschi della Sicilia sono stati protetti dal pericolo degli incendi…

Insomma, tutto va bene in Sicilia. Quattro giorni di vacanza ce li possiamo permettere. O no?

Foto tratta da terradepunt.it


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