Parla la dirigente scolastica Giusy Di Blasi che si dice ottimista circa la possibilità che le 17 aule necessarie per ospitare gli alunni della scuola di via Cerere possano essere ricavate nell'unico istituto possibile all'interno della circoscrizione
Plesso Borgese, si fa più concreta la soluzione ex Salvemini «Sembra che dal 12 settembre i ragazzi potranno studiare lì»
Non nasconde un cauto ottimismo la dirigente scolastica della Sms Borgese, Giusy Di Blasi, sulla possibilità che tutte le 17 aule necessarie ad accogliere gli studenti del plesso Cerere possano essere spostate al piano meno due dell’ex Salvemini in via dell’Olimpo. Dopo anni passati dalle famiglie con il fiato sospeso a causa del rischio di dissesto idrogeologico nella zona in cui sorge la scuola e la spada di Damocle dello sfratto sulla testa, adesso pare che sia sempre più concreta la soluzione del rebus. «Sembra che si siano liberate dieci aule all’ex Salvemini – spiega Di Blasi – che ci verranno consegnate all’inizio dell’anno scolastico, il 12 settembre. Le rimanenti sette sono in attesa della deroga dell’Asp: devono essere adibite all’attività didattica e serve il cambio di destinazione d’uso perché attualmente sono destinate ad altra funzione, ad esempio a laboratori».
Anche se non è escluso che tutte le aule siano disponibili al 12 settembre, se sette di queste dovessero mancare all’appello la dirigente ha già individuato una possibile soluzione: «Di solito iniziamo l’anno scolastico a orario ridotto, ovvero tre ore su sei in vista dell’entrata in vigore di quello definitivo di ottobre. Se applicassimo invece il tempo pieno fin dall’inizio dell’anno scolastico dovremmo, nell’arco delle sei ore, comunque riuscire ad accogliere tutti gli alunni, anche se spero che questo non sarà necessario».
Comunque vada, se le cose dovessero seguire questo iter, sarà un successo. La soluzione di spostare gli studenti a San Lorenzo non era pronta e partiva già male: non solo era al di fuori della circoscrizione ma le famiglie avevano in merito già espresso le loro riserve. Riserve che la scuola aveva comunicato all’amministrazione comunale. Verrebbe inoltre così scongiurata l’ipotesi di smembrare le classi in due o tre istituti diversi, cosa che avrebbe generato confusione e polemiche. La situazione si sarebbe sbloccata dopo l’incontro all’Asp di via Mariano Stabile. Il Comune in questo caso sta lavorando in sinergia con la Città Metropolitana e lunedì verrà presentato il progetto per la concessione della deroga. «Ci si avvia verso la definitiva soluzione del problema. Lo abbiamo sperato fin da subito. Siamo partiti dalle lamentele dei genitori e abbiamo lottato per avere tutte le aule all’ex Salvemini, l’unico edificio scolastico presente sul territorio. La parte che verrebbe dedicata alle aule dell’istituto di via dell’Olimpo è un piano seminterrato per modo di dire. È spazioso e luminoso. Non si capiva come mai questo bene fosse così sottoutilizzato, sarebbe stato un peccato lasciarlo così. Finora abbiamo solo avuto comunicazioni verbali, dalla prossima settimana dovrebbero arrivare i primi passaggi formali»
Mercoledì in Consiglio Comunale si era occupata della sorte della Sms Borgese anche la consigliera Giulia Argiroffi che aveva chiesto all’assessora Marano e all’ufficio tecnico di riferire sull’argomento in Consiglio comunale: «Sono molto contenta – afferma Argiroffi – che, come sembra, si sia trovata una soluzione e che gli studenti possano essere trasferiti in un un’unica sede, fatto questo che consentirà alle famiglie di portare i figli a scuola nel proprio quartiere».