Si tratterebbe della stessa struttura circense salita agli onori della cronaca quattro giorni fa per il ferimento al volto di una bambina di sei anni. L'elenco delle infrazioni è piuttosto lungo. La titolare si trova indagata in stato di libertà. Nei frigoriferi 120 chili di carni avicole infestate da mosche Lucilia sericata
Playa, sequestrato il circo dei fratelli Bizzarro «Mancanza di sicurezza per tiranti tendone»
Un circo presente a Catania è stato sequestrato ieri dalla polizia del commissariato Borgo-Ognina, al termine di verifiche effettuate in collaborazione con la polizia provinciale, i vigili urbani e l’Asp veterinaria. Secondo fonti interne alla questura, si tratterebbe del Circo internazionale città di Roma dei fratelli Bizzarro, la stessa compagnia circense coinvolta quattro giorni fa nel ferimento al volto di una bambina di sei anni. Colpita dal gancio di un trapezista, staccatosi e caduto sul pubblico nel bel mezzo dello spettacolo. Poche ore dopo, alla tv siciliana Video Mediterraneo, Alvaro Bizzarro aveva dichiarato che «tutte le attrezzature vengono controllate giorno per giorno», ipotizzando un «difetto di fabbrica». Lo stesso Bizzarro, circa due anni fa, era rimasto coinvolto nell’inchiesta Golden circus della procura di Palermo. I controlli di ieri avrebbero invece fatto emergere irregolarità di varia natura, a causa delle quali la titolare del circo si trova ora indagata in stato di libertà.
Le ragioni che hanno spinto le forze dell’ordine al sequestro penale sono principalmente di natura strutturale: alcune tiranti necessari per l’ancoraggio della tenda erano «in cattivo stato di conservazione», per la presenza di «soluzioni di continuità e sfrangiature nella zona di ancoraggio ai paletti metallici infissi nel terreno». Inoltre, il carrello elevatore era «sprovvisto di sistemi di protezione e assenza di cinture di contenzione», a quanto pare indispensabili ai fini della sicurezza del conducente in caso di ribaltamento.
Un secondo aspetto approfondito dagli agenti e dai veterinari è quello della valutazione dei rischi. Secondo le forze dell’ordine sarebbe «incompleta», in particolare per quel che riguarda quelli di natura biologica scaturenti dal rapporto con gli animali. Tutti gli operatori sono risultati sprovvisti di formazione, addestramento e abilitazione adeguati nella conduzione dei mezzi in dotazione al circo. Per tutte queste ragioni, la titolare – come detto – è stata indagata in stato di libertà. Le verrà comminata una sanzione da 10mila euro con l’obbligo di eliminare le criticità riscontrate.
C’è un ultimo versante coinvolto nel sopralluogo: l’alimentazione degli animali e le loro deiezioni. All’interno di un frigorifero per gelati con temperatura a sei gradi e mezzo, sono stati ritrovati 120 chili di carni avicole (pollo, tacchino, coniglio e simili) in cui proliferavano mosche carnarie della specie Lucilia sericata. I prodotti sono stati sequestrati e la donna che gestisce il circo ha ricevuto una seconda denuncia per cattiva conservazione di alimenti. In più, non è stata trovata prova sulla regolarità dello smaltimento delle feci degli stessi animali, che sono considerate rifiuti speciali.