Da qualche settimana si sono inasprite le misure contro chi usa in maniera impropria cartellini e parcheggi riservati ai disabili. Ma a farne le spese non sono solo i contravventori
Più multe per tutti, anche per chi è in regola
Da qualche settimana la SoStare (azienda che a Catania gestisce i parcheggi auto delimitati dalle celebri strisce blu) ha inasprito le misure contro chi utilizza in maniera impropria i cartellini riservati ai disabili che permettono di transitare in zone a circolazione limitata e di parcheggiare gratuitamente qualora gli stalli riservati siano occupati.
L’attuale regolamentazione comunale, in linea con quella nazionale, prevede queste agevolazioni solo se il titolare del pass è a bordo. A Catania, però, si sono registrati numerosi casi di contraffazione di tali cartellini e loro usi non regolari. Per far fronte a questa situazione sono aumentate le multe elevate ad automobili parcheggiate sulle strisce blu con pass arancione in mostra. Ma a farne le spese molte volte sono proprio i disabili stessi, i quali in numerose occasioni trovano gli stalli a loro riservati occupati, nella stragrande maggioranza dei casi irregolarmente.
L’unica maniera per evitare che alla persona disabile che ha lasciato la vettura su strisce blu esibendo il cartellino venga elevata la multa (che ammonta a 22 euro) è una ricerca vera e propria dell’incaricato di zona per un riconoscimento in loco prima o dopo l’eventuale contravvenzione. In caso contrario si deve seguire il normale iter per l’annullamento di un verbale (tramite ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace), tranne per i casi di auto con comandi particolari e quindi guidate dalla stessa persona altrimenti abile la quale si rivolgerà direttamente all’Urp della SoStare.
Per chiarire le motivazioni di tali misure Step1 si rivolto a G. Casertano, dell’ufficio relazioni con il pubblico della SoStare.
Come dice un comunicato dell’Azienda, e come ribadisce lo stesso Casertano, a causa delle continue e numerose effrazioni «non sono sufficienti gli oltre duemila stalli riservati agli invalidi» e «problemi sorgono al momento di accertare la posizione degli accompagnatori (o presunti tali) che esibiscono il pass: sono tantissimi, purtroppo, coloro i quali senza disabile pretendono di sostare gratuitamente asserendo di essere al servizio di soggetti disabili, che in realtà non sono presenti. In questi casi non esiste altra scelta che sanzionare».
Quali misure si stanno adottando, oltre all’elevazione di multe?
«Sono previsti dei nuovi pass con ologramma non riproducibili e pass sia per l’accompagnatore che per l’invalido. Stiamo cercando con grande difficoltà di mettere un po’ d’ordine in questa jungla che finisce per aiutare i privilegiati ossia i furbi».
A Catania sono presenti oltre duemila posti riservati, ma non sono sufficienti se ad usufruirne sono molto spesso persone che non ne hanno reale bisogno. A questo proposito quali sono le misure che il Comune e la SoStare stanno adottando?
«SoStare da qualche mese ha avuto in concessione anche il controllo degli stalli per disabili adiacenti alle strisce blu. Questo aiuta a razionalizzare la situazione, perché i Vigili Urbani – che non hanno un organico efficiente dal punto di vista numerico adeguato alle esigenze di una città come Catania – non sempre possono fare questo tipo di controllo».
Per agevolare ulteriormente i diversamente abili multati, non si potrebbe creare un canale preferenziale per l’annullamento delle contravvenzioni?
«No. Questa proposta sarebbe attuabile se SoStare fosse l’ente preposto a introitare i proventi contravvenzionali o a gestire le notifiche e quindi la riscossione di tali proventi. Non siamo noi i destinatari delle somme che i cittadini pagano».
Nel frattempo si avvicina un ragazzo, figlio di una persona con problemi di salute piuttosto gravi che non gli permettono di muoversi autonomamente, con un paio di multe elevate davanti casa nonostante il cartellino arancione ben esposto sul parabrezza. Purtroppo la risposta anche per lui è la stessa: ricorrere – multa per multa – alle autorità competenti o pagare una porzione del suolo comunale da contrassegnare con gli appositi segnali e strisce, senza però la garanzia del rispetto altrui di tali “limiti”.
Quindi l’unica maniera per evitare una multa, qualora il titolare di regolare pass non trovi posto negli stalli riservati, è quella di mettersi alla ricerca dell’incaricato di zona o sperare nell’improvviso risveglio del senso civico dei suoi concittadini. D’altronde, come afferma anche lo stesso Casertano «è difficile muoversi entro questi ambiti perché si rischia di colpire il vero disabile; ma come si fa ad agire cercando di coniugare il diritto e di arginare anche il malcostume?».