Pista ciclabile, iniziata la posa dei cordoli mancanti Dubbi sicurezza per centimetri che dividono blocchi

Un nuovo pezzo della pista ciclabile è ormai prossimo al completamento grazie alla posa dei cordoli mancanti. Si tratta dell’arteria che da piazza Nettuno arriva fino ai pressi di un noto hotel, a qualche decina di metri di distanza. I delimitatori sono arrivati nei giorni scorsi e a occuparsi del loro posizionamento è una ditta locale per conto della società Cmb service srl di Perugia. I piccoli manufatti, di colore bianco e rosso, vengono posizionati a distanza di pochi centimetri tra loro, come già avvenuto nel resto del percorso.

La scelta non soddisfa tutti perché la separazione li renderebbe pericolosi in caso di eventuali cadute dai mezzi a due ruote. L’alternativa di un cordolo continuo, da alternare a interruzioni vicino a passaggi pedonali e fermate degli autobus, non trova d’accordo il presidente di Fiab Catania Marco Celentano. «Il problema resterebbe lo stesso. Si poteva valutare l’ipotesi di un separatore più alto, simile allo spartitraffico istallato nei pressi dell‘istituto Nautico», spiega l’esperto a MeridioNews. La scelta di Catania spesso viene paragonata a realtà di città diverse: «Si discute delle ciclabili del Nord dove però i separatori sono fatti soltanto da strisce di vernice colorata. La differenza è che in quelle zone c’è maggiore rispetto per le biciclette».   

La fornitura dei cordoli mancanti però non è ancora completa. Gli ultimi bancali, per arrivare a chiudere per interno il perimetro della pista ciclabile fino a piazza Europa, dovrebbero arrivare lunedì. Ma con le festività del Natale alle porte il rischio è che l’opera possa essere ultimata a poche ore dal conto alla rovescia per il 2017.


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I separatori servono a ultimare l'infrastruttura e lunedì dovrebbero arrivare i bancali mancanti per posizionarli fino a piazza Europa. Ma tra i ciclisti ci sono diverse perplessità per le conseguenze di eventuali cadute. «Il problema è il gradino, a prescindere dal posizionamento», spiega l'esperto. Guarda le foto

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