Un mercantile della società armatrice Marnavi spa è stato sequestrato nelle scorse ore al largo dell'Oman. Il comandante, Agostino Musumeci, 52 anni, di Mascali, è stato il primo a dare l'allarme. Tutti i membri dell'equipaggio hanno potuto chiamare e rassicurare le famiglie
Pirateria, sequestrata nave italiana A bordo cinque siciliani
«Alle ore 5 circa la compagnia è stata avvisata che l’unità ha subito attacco ed abbordaggio da parte di pirati mentre navigava sotto le coste dell’Oman». Così la Marnavi spa annuncia il sequestro del mercantile Enrico Ievoli – partito da Fujairah, negli Emirati Arabi, e diretto nel Mediterraneo – con a bordo 18 marinai tra cui sei italiani, un pugliese e 5 siciliani: il comandante Agostino Musumeci, 52 anni, è di Mascali, in provincia di Catania, gli altri sono di Catania, Pozzallo, e Messina. Gli altri 12 membri dell’equipaggio sono invece sette indiani e cinque ucraini. La nave trasporta circa 15.750 tonnellate di soda caustica.
«I pirati sono a bordo ma noi stiamo tutti bene», ha riferito il capitano, il primo a chiamare la società armatrice. Tutti i marinai hanno potuto rassicurare le famiglie con brevi telefonate ma lo sviluppo della vicenda – seguita dalla Farnesina – non è ancora chiara. «Vi prego, lasciatemi stare almeno per il primo giorno. Domani vi dirò tutto quello che volete sapere. Lo so che fate il vostro lavoro ma oggi lasciate il telefono libero così che posso avere notizie di mio marito. Vi ringrazio», sono state le prime parole di Rita Musumeci, moglie del comandante, ai giornalisti. Il figlio Federico ha poi raccontato di aver sentito il padre per l’ultima volta ieri mattina. «Siamo tanto preoccupati – dice -. Mia madre non sta bene».
L’unità di crisi della Farnesina e la Marina militare seguono l’evolversi della situazione. Dal ministero degli Esteri non provengono maggiori informazioni: «Confermiamo l’avvenuto sequestro, ma per la sicurezza dei nostri connazionali e il buon esito della vicenda non rilasciamo ulteriori dichiarazioni». «È assurdo che a darmi le notizie siano i giornalisti. Dalla Farnesina non ci informa nessuno – si sfoga Rita Musumeci – E i familiari degli altri componenti l’equipaggio sono esattamente nelle mie condizioni». «In casi simili – aggiunge – anche solo una parola di conforto è d’aiuto».
Non è la prima volta che la Ievoli subisce un attacco pirata. Già cinque anni fa, a marzo del 2006, il mercantile era stato raggiunto da due motoscafi al largo delle coste di Aden, in Yemen, subito però messi in fuga da un elicottero della Marina militare italiana.
[Foto tratta da Wikipedia]