Trombette che strombazzano, baci, abbracci e selfie. Sta festeggiando così a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, Pippo Gianni. L’ex sindaco Pippo Gianni – che a gennaio si era dimesso, dopo la sospensione per l’accusa di tentata concussione che lo aveva portato agli arresti domiciliari – torna a indossare la fascia tricolore. Per l’ex deputato regionale e parlamentare nazionale 76enne al momento è in corso un processo in cui è imputato con l’accusa di avere esercitato pressioni su due aziende del polo petrolchimico per fare in modo che assumessero persone a lui vicine e concedessero dei lavori a una azienda locale. Pippo Gianni ha sconfitto i tre che erano scesi in campo per sfidarlo: Michela Grasso, la moglie di Antonello Rizza che è l’ex sindaco di Priolo Gargallo che, nel 2017, era stato arrestato ed era finito ai domiciliari per turbativa degli appalti, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata. Accuse dalle quali, alla fine, è stato assolto. Condannato, invece, per alcuni episodi di voto di scambio e due episodi di abuso d’ufficio nel processo scaturito dall’operazione Qualunquemente. Escono sconfitti anche sono l’ex deputato regionale del Movimento cinque stelle Giorgio Pasqua e l’ex presidente del Consiglio comunale Alessandro Biamonte.
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