«Se la capitaneria di porto e il dipartimento Ambiente di Siracusa non risolvono presto la questione, ricorreremo alla magistratura». La questione da “risolvere” sarebbe quella della Pillirina, l’area di Punta della Mola del Plemmirio che è diventata proprietà privata della società Elemata Maddalena Srl del marchese Emanuele De Gresy su cui è stato interdetto l’accesso. «Una vicenda che è […]
foto di Marta Silvestre
Divieto di accesso alla Pillirina: «La magistratura dovrebbe verificare se è reato»
«Se la capitaneria di porto e il dipartimento Ambiente di Siracusa non risolvono presto la questione, ricorreremo alla magistratura». La questione da “risolvere” sarebbe quella della Pillirina, l’area di Punta della Mola del Plemmirio che è diventata proprietà privata della società Elemata Maddalena Srl del marchese Emanuele De Gresy su cui è stato interdetto l’accesso. «Una vicenda che è ricca di lati oscuri – mette nero su bianco in una nota il presidente dell’associazione ambientalista Natura Sicula, Fabio Morreale – contrari alla riserva naturale, al godimento del paesaggio sancito dalla Costituzione e al libero accesso al mare garantito dal Codice della navigazione».
Da tempo non si può più accedere dallo sbocco 34 del Plemmirio. Questo, perché «è stata privatizzata anche la particella della spiaggia. Il dipartimento Ambiente, al quale abbiamo chiesto l’atto di sdemanializzazione – fa sapere Morreale – risponde che l’iter amministrativo di delimitazione è ancora in fase di svolgimento. Chi dice la verità ce lo dirà la magistratura». Dietro i divieti ci sarebbero questioni di sicurezza e incolumità pubblica, ma questi «non vietano l’accesso e la balneazione in tutto il Plemmirio – sottolinea il presidente di Natura Sicula – ma solo nel tratto delle Rive Bianche». Cioè quello caratterizzato da roccia particolarmente friabile sottoposta a erosione, da insenature di natura sabbiosa e dalla presenza di casamatte in cemento armato. «Tutto il resto è fruibile, ed è tanto. E poi ci sono le latomie di superficie, semisommerse dal mare, che appartengono all’area marina protetta del Plemmirio e che – sottolinea Morreale – devono risultare accessibili via terra».
Per questo, il presidente dell’associazione ambientalista anticipa l’intenzione di chiedere ai giudici «come mai a Punta della Mola la società impedisce l’accesso senza specificare i confini dell’ordinanza. E come fa a non fare passare nessuno se, per il codice della navigazione, il mare e le spiagge sono di tutti». Stando a quanto risulta a Morreale, per la particella in cui ricade la spiaggia (F.M. 130, particella 175) la capitaneria di porto e il dipartimento Ambiente starebbero discutendo se sdemanializzarla. «Eppure – sostiene il presidente di Natura Sicula – anche i bambini sanno che le spiagge non possono mai diventare private. Le incongruenze sulla Pillirina sono tante, troppi i silenzi degli enti pubblici e il ritardo per l’istituzione della riserva naturale».
E sulla sicurezza e la fruizione di quei luoghi si era espresso anche Giuseppe Patti, in quanto ex presidente del Wwf di Siracusa. «Se il rischio idrogeologico è così elevato, come è possibile che si dia l’autorizzazione alla ristrutturazione delle casematte e alla fruizione turistica privata di quei luoghi?». Accantonata l’idea iniziale di un resort di lusso, l’intenzione della società è quella di costruire un residence. Una domanda con cui Patti avrebbe chiesto alla Elemata Maddalena di illustrare «il progetto di consolidamento che vuole portare avanti, in quanto tempo e con quanti e quali costi, naturalmente con fondi privati». Una domanda che, almeno al momento, è rimasta ancora senza risposta.