Dopo quello di viale Tirreno, è il secondo centro dove poter portare ogni tipo di rifiuti, ad esclusione di organico e indifferenziato. Basta essere in regola con il pagamento della Tares e presentare il codice fiscale. La novità è il meccanismo di premialità fino ad un massimo di 60 euro, su cui deve ancora esprimersi il consiglio comunale. «Catania volta pagina, in quattro anni tra le città più virtuose», annuncia il sindaco Enzo Bianco. Ma qual è il bilancio della prima isola ecologica, inaugurata nel maggio del 2012? Il sopralluogo di CTzen. Guarda le foto
Picanello, inaugurata l’isola ecologica «Ogni chilo conferito, 5 centesimi in meno»
Da oggi Catania ha la sua seconda isola ecologica. Stamattina è stata inaugurata la struttura di via Maria Gianni, nel quartiere di Picanello, che verrà gestita dalla ditta Oikos e si va ad aggiungere a quella già funzionante di viale Tirreno. I cittadini potranno conferire nel nuovo impianto tutti i tipi di rifiuti, con eccezione dell’organico e dell’indifferenziato. L’unica precondizione da rispettare è essere in regola con i pagamenti della tassa sulla spazzatura. Basta quindi presentarsi con codice fiscale o tessera sanitaria per usufruire del servizio. Per incentivare la partecipazione dei cittadini, il sindaco Enzo Bianco e l’assessore Saro D’agata hanno annunciato quali saranno i premi per gli utenti. «Cinque centesimi per ogni chilo di rifiuto conferito, fino ad un massimo di 60 euro», spiega D’Agata. Non importa la tipologia, l’unica variabile da considerare è il peso.
«Si volta pagina nella raccolta differenziata – sottolinea il sindaco – entro due anni Catania arriverà a percentuali sulla media nazionale, in quattro anni diventerà una delle città più virtuose in questo ambito. Servono un investimento serio e la collaborazione dei cittadini. Il messaggio che lanciamo oggi è: chi conferisce di più risparmia, la detrazione che applicheremo è tra le più sostanziose d’Italia». La bozza del regolamento sulla nuova Tares è stata approvata in Giunta e attende ora il via libera da parte del Consiglio comunale, iter che Bianco si augura «il più rapido possibile».
L’isola ecologica rimarrà aperta dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30; e la domenica mattina. Per il periodo estivo la chiusura feriale si posticipa alle 19, mentre domenica la struttura rimarrà chiusa. I cittadini porteranno i propri rifiuti e li metteranno su una grande bilancia; ogni utente sarà registrato su un pc e gli operatori, ogni volta, aggiorneranno il profilo. Per ogni tipologia di rifiuto c’è un limite massimo che non si potrà superare (vedi la tabella nelle foto). Non ci sarà bisogno di nessuna scheda, alla fine della singola operazione verrà rilasciato uno scontrino che servirà ai fini della detrazione. Come? L’amministrazione sta studiando i metodi più semplici per completare quest’ultimo passaggio. Il sindaco ci ha tenuto ad evidenziare «l’aspetto armonioso dell’impianto, lontano dal classico immaginario». «Deve essere un centro gradevole e vigileremo perché lo rimanga – ha affermato – ci piacerebbe creare anche un chiosco dove gli anziani possano giocare a carte e i bambini ritrovarsi a giocare». Lo spazio a disposizione non manca.
Le stesse regole valgono naturalmente per l’altra isola ecologica, quella di viale Tirreno, inaugurata nel maggio del 2012. Qual è il bilancio di un anno e mezzo di attività? «Hanno usufruito dell’impianto circa 3.700 catanesi, per un totale di 22.550 operazioni complessive, circa 50 al giorno». A fornire i numeri è Benedetto Diana, responsabile del centro, per l’impresa Ipi. Il 2012 si era chiuso con una media di 42 utenti quotidiani. Il trend è quindi in crescita. Fino ad ora sono state conferite 1.700 tonnellate di rifiuti: in cima ci sono i materiali della frazione Conai: carta, plastica, vetro e metallo con 700 tonnellate, seguono gli inerti e i materiali ingombranti con 600, quindi i residui della manutenzione del verde con 230 tonnellate e gli elettrodomestici e il materiale elettrico con 140. «Ci aspettavamo un’affluenza leggermente maggiore, ma il risultato è buono, considerata anche la posizione periferica dell’isola», spiega Diana. Il centro, che si presenta in ottime condizioni, era stato pensato inizialmente come uno dei tre – insieme a quelli di Picanello inaugurato oggi e Nesima, per cui la somma stimata per la sistemazione supera i 100mila euro – con l’obiettivo di coprire l’intera città.