Mentre nella sala del Rouge et Noir andava in scena in anteprima e in lingua originale Blade Runner 2049, di fianco al teatro Massimo a rallegrare la serata è stata la disco-music. Una scelta, però, poco gradita dagli spettatori del cinema. Marino: «Ci vuole un po’ più di sopportazione da parte di tutti»
Piazza Verdi, scoppia la polemica sull’evento Aperol Vicesindaco: «Non si può animare solo con cultura»
«Piazza Verdi è una delle più belle piazze d’Europa. Non dovrebbe essere interesse primario salvaguardarne l’immagine e il decoro?». Inizia così il post pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook del cinema Rouge et Noir. Sono circa le ventidue e trenta e in quegli istanti nella sala stanno proiettando in anteprima palermitana e in lingua originale Blade runner 2049. Ma gli spettatori e il personale sono disturbati da una musica assordate provenire dalla piazza. Sono i Tartamellas e il dj Marco Basciano ad animare la serata in occasione della tappa palermitana dell’evento organizzato da Aperol Spritz, con tanto di gazebo, luci, altoparlanti e gadget. Una festa, però, che non è stata gradita da tutti. Soprattutto da chi era uscito pensando di godersi il venerdì sera guardando a suon di film, più che di musica da discoteca. «Perché consentire manifestazioni certamente non di eccezionale interesse culturale o sociale? Perché vengono autorizzate iniziative che trasformano la piazza in chiassosi eventi con disco-music a tutti decibel e messaggi pubblicitari di ogni tipo?», continua il post dei gestori della sala.
«Noi del Rouge et Noir stiamo cercando di far diventare il nostro cinema un punto di riferimento policulturale dove, oltre ai film, vengano ospitati incontri, presentazioni di libri, reading, laboratori didattici, performance teatrali e musicali. Vorremmo proseguire su questa strada ma temiamo che le autorizzazioni non accorte del suolo pubblico possano danneggiarci in modo irreversibile – scrivono – Chiediamo alla nostra amministrazione maggiore attenzione e al nostro meraviglioso pubblico di aiutarci a difendere le offerte culturali fatte a loro servizio». Non si è fatta attendere la reazione dei palermitani, in massima parte schierati a favore delle ragioni messe sul tavolo dai gestori del cinema. «Questo uso delle nostre più eleganti piazze monumentali è una schifezza da paesazzo che non ha nessun tipo di attrattiva monumentale per potere attrarre visitatori! Siamo stufi di vedere eventi che potrebbero andare benissimo in zone che non siano già ricche di attrattive!», commenta sui social per esempio un utente arrabbiato.
Ma anche la risposta dell’amministrazione è giunta repentina, con le precisazioni del vice sindaco Sergio Marino: «Noi non abbiamo autorizzato la musica, ma un evento di promozione della Aperol. Capisco che possa aver dato fastidio al cinema, ma allora alla Vucciria che dovremmo fare?», commenta, tirando in ballo un altro luogo simbolo delle serate palermitane. Comprende la polemica Marino, ma fino a un certo punto: «Come faceva la musica a sentirsi fino a dentro la sala cinematografica?», che in effetti dovrebbe essere insonorizzata, e continua: «Mi sembra tutto un po’ esagerato. I commercianti vogliono che il Comune animi la piazza e la via Maqueda, ma non si può animare solo con la cultura, ci vuole quindi un po’ di sopportazione da parte di tutti. Poi, se non dobbiamo più autorizzare niente a piazza Verdi possiamo pure farlo, ma dopo si lamenteranno che al cinema non ci andrà nessuno perché non animiamo la piazza. Spesso mi sento dire che bisogna trovare un compromesso, però non sono convinto che le lamentele cesserebbero. Ci vuole più equilibrio da parte nostra probabilmente ma anche un po’ più di sopportazione da parte di tutti, a meno che non si voglia chiudere la piazza a ogni evento, cosa che io non condivido».