Piazza Sciuti, riqualificazione tra disagi e speranze «La pedonalizzazione non basta, serve una visione»

Calici di vino e capannelli di avventori si fanno già strada fra auto sui marciapiedi, dissuasori fai da te ed un cantiere ancora in piena attività. Sono più vivi che mai gli interrogativi sul futuro dell’area fra via Pacini, piazza Sciuti e via Gemmellaro, pieno centro di Catania, a due passi da via Etnea e piazza Stesicoro. La zona, storico retroterra del mercato di piazza Carlo Alberto, negli ultimi mesi è stata interessata da un piano di riqualificazione da un milione e 200 mila euro che promette di cambiarne il volto. È già nata una piazzetta all’incrocio fra via Pacini e via Gemmellaro, con quest’ultima ripavimentata così lo saranno le viuzze che si intrecciano fra affascinanti palazzi d’epoca e botteghe rimaste sfitte dopo l’addio di tanti empori cinesi.

Come preannunciato lo scorso settembre dall’amministrazione comunale, alla consegna dei lavori, l’area sarebbe destinata a diventare una nuova zona a traffico limitato, ideale prolungamento della pedonalizzata via Santa Filomena e della stessa via Pacini, chiusa alle auto da tempo anche se solo sulla carta. In futuro faranno anche la loro comparsa fioriere, panchine e nuovo verde in piazza Sciuti e nei vicoli. Si tratta di interventi che già incidono nel profondo dell’assetto urbano, con inevitabili strascichi come i disagi che patiscono residenti e commercianti da mesi. Nonostante ciò, come spiegano alcuni esercenti, nessuna attività è fallita benché il calo della clientela dovuto ai lavori in corso sia stato netto ed avvertito da tutti. Piuttosto, sono nati nuovi locali e in vista della pedonalizzazione c’è già chi ha sondato il terreno per aprire a sua volta. Eppure chi segue i lavori e le vicende del quartiere, dai periodici incontri che l’amministrazione ha avuto con la gente del posto, sembra non aver tratto avuta alcuna certezza. 

«Stiamo rischiando di perdere l’occasione di risanare quest’area, pedonalizzare non basta», dice Lino Secchi, ex dirigente scolastico per diciassette anni all’istituto Campanella-Sturzo di Librino. L’ex preside è spettatore interessato della vicenda anche perché vive a Palazzo Scuderi, settecentesca dimora firmata da Sebastiano Ittar, l’edificio architettonicamente più importante di via Gemmellaro. «Il mio timore – spiega durante una passeggiata fra piazza Carlo Alberto, via Candio (rimasta esclusa dalla riqualificazione) e le stradine del cantiere – è che si replichi qui il modello di piazza Teatro Massimo, dove adesso si sconta l’assenza di visione da parte del Comune negli anni». L’accenno è al problema della movida senza regole, ormai indiscussa protagonista del quartiere intorno al teatro. Una parte di Catania in passato strappata al degrado, ma dove oggi si sarebbe «ormai persa la presenza della comunità, perché si è lasciato fare a chiunque senza regole, senza una regia». Meglio, secondo lui, accodarsi invece alla vicina via Santa Filomena, la strada dei ristoranti gourmet diventata crocevia turistico, e provando anzi a fare di più. 

Secondo l’ex preside Secchi occorrerebbe intanto intervenire con un piano commerciale calato sulla zona: «La mano pubblica deve guidare il cambiamento che stiamo vivendo qui, mi piacerebbe che si facesse spazio soprattutto alle attività culturali, al piccolo artigianato ed anche ai locali, ma con criterio». Poi, sarebbe tutta da rivedere la viabilità: «Bisogna ragionare sul traffico già a partire da via Filippo Corridori, ai veicoli offrire una nuova soluzione già fin da via Umberto; decongestionare piazza Sciuti è inevitabile se si vuole davvero lasciare spazio al verde e ai pedoni». Rimane aperto poi il tema del rapporto tra il mercato storico di piazza Carlo Alberto ed il quartiere: «La fiera condiziona la vita di un intero pezzo di città, i problemi sono sotto gli occhi di tutti così come le opportunità, ma questa è tutta un’altra storia», conclude. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]